Il mito della strada alla Fondazione Cartier

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La Fondation Cartier pour l’art contemporain di Parigi presenta dal 7 luglio al 29 novembre la mostra Born in the Streets-Graffiti, evento dedicato allo straordinario sviluppo di un movimento artistico nato dalle strade di New York nei primi anni ’70 e rapidamente divenuto un fenomeno mondiale.

Tale grande manifestazione occupa l’intero spazio espositivo della Fondazione Cartier inclusi i giardini circostanti. Oggi la street art è entrata a far parte del nostro immaginario collettivo, influenzando anche pubblicità, grafica e design.  A discapito della sua illegalità di fondo, la popolarità di questa disciplina è andata crescendo di anno in anno evolvendosi dalla periferia sino alle vette della scena dell’arte contemporanea internazionale. Anche se tutti conoscono le star della street art, in pochi conosco le origini e la storia di questo movimento. La presente mostra si propone quindi l’obiettivo di delineare i contorni di questa vasta e complessa disciplina, una forma di espressione che abbraccia differenti tecniche, idee e stili.  Per dimostrare l’effettiva vitalità della street art e del graffito, la Fondazione Cartier ha chiesto a dieci artisti internazionali di creare opere e installazioni appositamente per la mostra. I partecipanti sono Basco Vazko, Cripta, JonOne, Olivier Kosta-Théfaine, Barry McGee, Nug, Evan Roth, Boris Tellegen/Delta, Vitché e Gérard Zlotykamien, questi grandi nomi hanno preso possesso dell’intera superficie espositiva disegnando le loro fantastiche evoluzioni artistiche persino sulla facciata in vetro della fondazione.

In collaborazione con l’associazione Le M.U.R., la Fondation Cartier ha inoltre invitato degli artisti per creare enormi poster alla presenza del pubblico, ogni primo weekend del mese. Questi posters saranno in mostra alla fondazione per un mese oltre la data di chiusura dell’intera manifestazione per essere spostati in un altra sede Cartier di Parigi. Gli artisti partecipanti a questa iniziativa sono Alexöne, the collectif 1980, Fancie, Jean Faucheur and WK Interact, Honet, NP 77, Poch, RCF 1, Sun7, Tom Tom, In addition, L’Atlas, DTagno e Yseult, le opere di questi coraggiosi street artists saranno invece esposte nei giardini della fondazione.

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