La sensibilità dell’orizzonte di Fernando Zucchi

di Redazione Commenta

Sabato 3 ottobre 2009, dalle ore 18:30 la galleria Dora Diamanti arte contemporanea di Roma inaugura la mostra La sensibilità dell’orizzonte, personale di Fernando Zucchi a cura di Micol Di Veroli.

Nel corso della mostra verranno presentate una serie di opere pittoriche le quali riproducono spaccati di vita contemporanea, paesaggi metropolitani alterati, costantemente immersi in un etereo universo dove oggetti e figure umane si stagliano in primo piano contornandosi di elementi che sembrano sul punto di svanire od in lento apparire. Ogni opera si traduce in un’evanescente fotografia che proviene da un recondito luogo nascosto nella nostra memoria collettiva. Come all’interno di un viaggio a ritroso nei ricordi, i luoghi e le persone appaiono sfuggenti mentre i loro iridescenti contorni reclamano forme e fisicità che si costituiscono fulminee davanti ai nostri occhi per poi ritornare ad uno stato onirico ed impalpabile.Le opere di Fernando Zucchi sono frutto di fusioni temporali, visioni multiple di universi paralleli che entrano in collisione con il senso stesso del realtà. In ogni singolo gesto pittorico presente, passato e futuro coabitano su di un singolo piano che si traduce in una spiccata sensibilità dell’orizzonte, inedito accostamento di stili e filosofie dissimili, generatore di un altrettanto inedito paradigma visivo. La dimensione urbana di Fernando Zucchi è simile al nostro universo quotidiano, una serie ininterrotta di immagini e momenti che una volta vissuti corrono via lasciando al loro posto una lunga e sublime scia di colori.

La mostra La sensibilità dell’orizzonte è parte della quinta edizione della Giornata del Contemporaneo, il grande evento promosso dall’Amaci e dedicato all’arte del nostro tempo e al suo pubblico. La manifestazione prevede quest’anno di coinvolgere circa 1000 istituzioni culturali che, per l’intera giornata, insieme ai musei associati ad AMACI, garantiranno ai visitatori l’ingresso gratuito ai loro spazi.

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