Collezionisti non andate in Inghilterra!

di Redazione 1

 Se siete estimatori d’arte contemporanea probabilmente avete anche il sogno di poter un giorno costruire una piccola collezione di opere, magari molti di voi già possono contare su qualche pezzo da novanta o qualche stampa in edizione limitatissima. In ogni caso futuri collezionisti o grandi collezionisti attenti a voi, non trasportate mai le vostre preziose opere nel Regno Unito.

Già perché secondo l’Art Loss Register, organizzazione che si occupa di registrare i furti ed i trafugamenti d’arte in tutto il mondo ha recentemente stilato un sondaggio secondo il quale la Gran Bretagna sarebbe al primo posto per quanto riguarda i furti d’arte. La cosa assai singolare è che l’isola britannica ha doppiato gli Stati Uniti, decisamente più grandi e più affollati. Secondo L’Art Loss Register dal 1976 ad oggi sono state trafugate 53.709 opere d’arte in Gran Bretagna, 21.079 negli Stati Uniti, 15.562 in Francia e la bellezza di 15.041 in Italia che si conferma al quarto posta di questa classifica decisamente infamante.

Ovviamente i posti sono stati assegnati solo in base al volume dei furti e non in base al valore delle opere rubate. La Norvegia ad esempio ha subito il furto de L’Urlo di Edvard Munch (1893-1910), prelevato dal Munch Museum, un’opera di inestimabile valore che batte i record degli ultimi dieci anni, tuttavia la Norvegia non è rientrata nella Top 15 delle nazioni più a rischio proprio grazie al basso volume di opere trafugate. Tra le new entry dell’ultima decade è prepotentemente balzato in avanti l’Iraq che dal 2006 ha subito circa 3.000 furti di opere mentre prima di quella data ne aveva subiti meno di 100.

Questo cambio repentino ha a che vedere con il fatto che durante la dittatura di Saddam Hussein i furti non erano registrati in maniera corretta. Insomma se mai vi venisse in mente di passare un lungo periodo a Londra potete sempre lasciare le vostre opere in Italia ma ricordatevi che siamo al quarto posto della suddetta classifica, quindi potreste passare dalla padella alla brace.

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