L’arte contemporanea in un Babybel

di Redazione Commenta

Pubblicità ed arte hanno molto spesso perseguito strade comuni negli anni passati. Molti artisti infatti hanno prestato la loro creatività a celebri aziende, incentivando il pensiero consumistico ed ammaliando le masse con forme e colori sempre più sfavillanti. Ricorderete certamente la varie bottiglie della vodka Absolut disegnate da artisti internazionali come Arman e fotografate da celebri fotografi come Helmut Newton.

Solitamente però è difficile che un grande brand presti il suo nome all’arte contemporanea. L’azienda di formaggi Bel è però una sorta di mosca bianca, in quanto ha deciso di aprire una galleria d’arte all’interno del loro centro Maison de la Vache qui Rit (casa della mucca che ride, in italiano) situato in una regione della Francia al confine con la Svizzera. Il centro ospita attualmente oggetti che fanno parte della storia della grande azienda di formaggi ma oggi Laurent Flévet, dirigente dell’azienda nonché collezionista ed artista, ha deciso di fondere (è il caso di dirlo, parlando di formaggi) la Bel con l’arte contemporanea. Come direttore artistico della nuova galleria denominata Laboratoire Artistique, Flévet ha scelto Silvia Guerra. Lo spazio ospita già una mostra (visibile fino al prossimo 5 settembre) intitolata Rewind, una collettiva cui partecipano artisti internazionali quali Dan Colen, Robert F. Hammerstiel, Bertrand Lavier, Jan Vercruysse, John Wood e Paul Harrison. Ovviamente Bel è un marchio che si rivolge soprattutto ai più giovani, l’industria produce infatti il Babybel uno dei formaggi più amati dai bambini.

Secondo Flévet le opere presenti nelle future mostre della nuova galleria, saranno caratterizzate dalla stessa spensieratezza propria della fanciullezza. Il Laboratoire Artistique ha già un programma ben strutturato ed esporrà anche le opere che Flévet ha collezionato negli ultimi dieci anni. La giovane arte in special modo sarà tenuta in grande considerazione, la galleria aiuterà infatti a realizzare e promuovere le opere provenienti dai talenti emergenti. Poi dicono che il formaggio non aiuta a crescere.

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