Il supermarket dell’arte contemporanea ha colpito ancora, Larry Gagosian ha deciso di aprire un nuovo Temporary Showroom a Rio de Janeiro…
nuova galleria
I miti vacillano ma non crollano, anzi se la ridono
I miti vacillano ma non crollano, questa frase sembra quanto mai azzeccata in questi giorni bui, dove anche i frizzanti maestri dell’Art Bubble vengono duramente attaccati da più parti. Damien Hirst, Jeff Koons e Maurizio Cattelan immagini simbolo di due superpotenze artistiche come Regno Unito e Stati Uniti, due figure spesso viste come demoni che hanno creato la bolla speculativa dell’arte. Loro si che sono sempre nell’occhio del ciclone, loro che, a detta di molti, hanno creato opere che non possono essere definite tali.
Ultimamente il critico Julian Spalding aveva aspramente criticato Damien Hirst definendolo un non-artista ed invitando i collezionisti a disfarsi prontamente delle opere del folletto della YBA, questo perché in un prossimo futuro le stesse non varranno poi tanto. Anche il nonnetto della pittura, David Hockney, si era scagliato contro Hirst criticando aspramente gli spot paintings portati a termine dagli assistenti di studio e non dall’artista medesimo. “non è un vero pittore, non è un artista” aveva tuonato anche Hockney.
E Gagosian apre anche a Parigi
Parigi non è certo il fulcro del sistema dell’arte contemporanea internazionale, eppure c’è chi è pronto a scommettere su una pronta rinascita della Francia. Ad alzare la posta ci ha penato il celebre dealer americano Larry Gagosian che solitamente non sbaglia un colpo ed apre le sue Gagosian Gallery in città che si rivelano in seguito come new entries del mercato o in rapida crescita esponenziale per quanto riguarda il giovane sottobosco creativo.
Basti prendere ad esempio la sede di Gagosian a Roma che ora si trova per così dire affiancata da un Macro a pieno regime ed un Maxxi nuovo di zecca, due punti a favore per un dealer che solitamente vende opere di artisti blasonati ed ospitati dai più grandi musei del mondo. Insomma stavolta Gagosian ha deciso di aprire una sede parigina che sarà inaugurata il prossimo 20 ottobre.
L’arte contemporanea in un Babybel
Pubblicità ed arte hanno molto spesso perseguito strade comuni negli anni passati. Molti artisti infatti hanno prestato la loro creatività a celebri aziende, incentivando il pensiero consumistico ed ammaliando le masse con forme e colori sempre più sfavillanti. Ricorderete certamente la varie bottiglie della vodka Absolut disegnate da artisti internazionali come Arman e fotografate da celebri fotografi come Helmut Newton.
Solitamente però è difficile che un grande brand presti il suo nome all’arte contemporanea. L’azienda di formaggi Bel è però una sorta di mosca bianca, in quanto ha deciso di aprire una galleria d’arte all’interno del loro centro Maison de la Vache qui Rit (casa della mucca che ride, in italiano) situato in una regione della Francia al confine con la Svizzera. Il centro ospita attualmente oggetti che fanno parte della storia della grande azienda di formaggi ma oggi Laurent Flévet, dirigente dell’azienda nonché collezionista ed artista, ha deciso di fondere (è il caso di dirlo, parlando di formaggi) la Bel con l’arte contemporanea.
Damien Hirst e la sua nuova galleria d’arte contemporanea
Era da un bel pezzo che non ne parlavamo ma il nostro sempreverde Damien Hirst nel frattempo non è stato certo con le mani in mano. Alcune voci, tra cui il celebre portale This Is London, hanno confermato una notizia che girava da tempo nell’ambiente artistico. Il folletto della YBA ha infatti deciso di aprire una sua galleria d’arte in Hyde Park a Londra. Hirst e l’architetto Mike Rundell hanno già pronto un progetto che prevede il restauro di un vecchio deposito di munizioni che sarà tramutato in un affascinante tempio dell’arte contemporanea.
Sembrerebbe inoltre che Hirst abbia già pronta una lista di artisti da esporre nel suo nuovo spazio. Tra i nomi figurerebbero quelli di Francis Bacon, Andy Warhol, Jeff Koons e Alberto Giacometti. Hirst avrebbe anche intenzione di esporre opere di Tracey Emin (sua grandissima amica nonchè collega ai tempi della YBA) e Sarah Lucas. L’artista ha progettato dei nuovi lavori da mostrare al pubblico ma è quasi sicuro che il pezzo forte della galleria sarà il celeberrimo teschio tempestato di diamanti che sarà visibile solo previo pagamento di un biglietto di ingresso.