Citarsi addosso ma filosoficamente

di Redazione Commenta

Il citazionismo filosofico è l’ultima spiaggia di qualsiasi critico d’arte o meglio di qualsiasi individuo con la velleità di divenir tale. Si arriva al citazionismo proprio come in ascensore si discorre del tempo con una persona che non si conosce, come ad una cena fra amici si inizia a raccontar barzellette mentre si affetta il melone.

La misteriosa pulsione che scatena nella mente del giovane critico o del giovane giornalista il bisogno di ricorrere al citazionismo è qui di seguito illustrata. Mentre ci si trova a redigere un testo, affiora l’urgenza di descrivere le sperimentazioni di un determinato artista e l’essenza di un’opera con parole forbite, con concetti alti che illumino o rendano il tutto vagamente incomprensibile o che magari creino nel lettore il sospetto di aver a che fare con qualcuno che sa il fatto suo. Ecco quindi che il nostro amato scrittore inizia la sua usuale trafila di “Come dice Zygmunt Bauman…”, “del resto secondo Martin Heidegger…”, “l’artista si avvicina alle teorie di Gilles Deleuze…”. Ebbene questi sprazzi di filosofia spiccia, gettati al vento per crear un diversivo e confondere le acque appaiono vuoti e stucchevoli come i bigliettini dei Baci Perugina. Ci si aggrappa al profondo pensiero di altri poiché si è consci del fatto che il proprio non appare egualmente penetrante.

Accade quindi che nell’ossessiva ricerca di una frase ad effetto o di una spiegazione ficcante, si perda di vista il ben più facile espediente di descrivere ciò che si vede. Ci si imbatte di continuo in articoli e testi critici che “allungano il brodo” in una maniera talmente stoica ed inconcludente da far perdere totalmente il filo del discorso al malcapitato lettore. Questi capolavori del citazionismo filosofico spesso non arrivano nemmeno a descrivere le opere che tanto vorrebbero analizzare.

Al lettore interesserà sicuramente il pensiero di Heidegger riguardo alla morte e di come questo pensiero ben si addica all’opera di un dato artista, siamo certi però che il nostro lettore vorrà anche sapere se l’opera in questione è di colore verde, rosso o blu.

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