Anche Thom Yorke si butta nel grande mare dell’arte contemporanea ma questa noi volta siamo contenti che non sia il solito rapper o pop rocker a voler tentare la via delle arti. Ebbene il carismatico e dotato frontman dei Radiohead ha deciso di creare una gigantesca scultura umana, con l’aiuto di 2000 persone che si riuniranno questo weekend a Brighton. L’intenzione di Yorke è quella di ammassare la folla in modo da creare una sorta di statua vivente di un monarca vichingo dell’11 secolo, trattasi del leggendario re Canuto.
Il re Canuto II (detto il Grande) creò un impero scandinavo del Mare del Nord, comprendente Inghilterra, Danimarca e Norvegia: avventurieri norvegesi e danesi sottomisero l’intera Inghilterra settentrionale e vi si stabilirono come agricoltori e commercianti, fondando grandi città mercantili come York. Su re Canuto girano diverse leggende e forse è proprio quest’aura di mistero ad aver stuzzicato l’immaginazione di Thom Yorke. Comunque sia il progetto è stato concepito per sensibilizzare la popolazione mondiale sul riscaldamento globale. L’installazione è infatti parte della campagna sul clima lanciata da 350.org. “Il nostro intento è quello di creare opere d’arte visibili dall’alto, per ricordare ai potenti che si riuniranno per il meeting sul clima a Cancun in Messico che il tempo sta per finire” ha dichiarato Thom Yorke ai microfoni del Guardian. Quella di Brighton non sarà l’unica azione organizzata da 35.org, l’organizzazione ha infatti pensato di creare un gigantesco scarabeo al Cairo ed un orso polare a Reykjavik.
Il re Canuto di Yorke sarà realizzato in collaborazione con Stanley Donwood, artista e designer che ha già realizzato alcune copertine per gli album dei Radiohead. Anche se il re Canuto non è una vera e propria icona ambientalista, una delle sue vicende leggendarie potrebbe essere una perfetta metafora per il cambiamento del clima. Secondo la leggenda infatti, Canuto si era stancato delle adulazioni dei suoi cortigiani. Quando uno di questi adulatori disse che il re poteva persino comandare le onde del mare, Canuto gli dimostrò che si sbagliava con una dimostrazione pratica a Bosham, per far capire che anche i poteri del re avevano dei limiti.