Miya Ando, in stand by il monumento per le vittime cadute l’11 settembre 2001

di Redazione Commenta

L’attacco terroristico al World Trade Center di New York, portato a termine dagli uomini di al-Qaida in quell’ormai famigerato 11 settembre del 2001 è una ferita ancora aperta che avuto ripercussioni in molti stati del mondo. In Inghilterra ad esempio molte famiglie piangono ancora i loro parenti ed è per questo che da diverso tempo il 9/11 London Project Foundation ha lanciato l’idea di costruire un monumento in prossimità del fiume Thames.

Lo scorso dicembre il Southwark Council ha approvato il progetto ed ha dato inizio alle procedure per installare il monumento nel Potters Fields Park per il prossimo settembre. In seguito la 9/11 London Project ha ricevuto dalle autorità statunitensi alcune travi di ferro di circa 8 metri, provenienti proprio da una delle torri gemelle cadute durante il disastroso attacco. Le travi sono state successivamente affidate all’artista di nazionalità russa-giapponese Miya Ando che ha iniziato ad assemblarle secondo la propria creatività. A questo punto però è successo un fatto assai prevedibile e comprensibile: l’associazione dei famigliari delle vittime britanniche cadute l’11 settembre ha vietato al 9/11 project di installare il monumento. Hanna Ali, sorella di una delle vittime, ha espresso tutto il suo dissenso nei confronti di un’opera creata con materiali provenienti dal luogo dell’immane disastro: “Ho visto la scultura di Ando è l’ho trovata cruda, decisamente disturbante. Io credo che la memoria di quell’infausto giorno non debba essere mai sepolta ma questo monumento rischia di sputare il dolore in faccia ai parenti delle vittime. Non si può creare un monumento usando delle travi di ferro che potrebbero essersi fuse assieme ai cadaveri” ha dichiarato la donna ai microfoni del celebre quotidiano londinese The Guardian.

Insomma le famiglie britanniche si sono opposte allo scempio ed anche noi non siamo molto d’accordo con la realizzazione di un monumento del genere. Per ora quindi l’opera di Miya Ando è stata messa in stand by. Ora vedremo se il 9/11 project avrà voglia di controbattere a questo importante veto.

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