Sarah Braman – Lay Me Down

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MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma – e la Fondazione DEPART presentano dal 3 maggio la prima mostra personale in Italia dell’artista americana Sarah Braman: Lay Me Down. Quattro sculture, di cui una concepita e realizzata appositamente per il MACRO, indagano e raccontano desideri nascosti e inaspettati del nostro mondo attraverso la luce, il colore e la materia.

Le sculture della Braman sono spesso assemblaggi di oggetti di uso comune, come mobili, ferrovecchio e talvolta parti di carrozzerie, che nella loro imponente concretezza rappresentano per l’artista monumenti alle persone che amo, alla gioia e alla confusione che provo per l’essere viva. L’opera prodotta appositamente per il MACRO sarà composta da acciaio, plexiglas, oggetti di seconda mano e pittura. Queste opere offrono una chiave d’accesso a un’altra dimensione ma si presentano al contempo come cose tra le cose: esse infatti non esistono in quanto [meri] riferimenti, allusioni, rappresentazioni o metafore … [ma] rimangono nel nostro spazio come cose in sé, reali come un tavolo o un albero.
Attraverso l’atto creativo Sarah Braman concretizza stati d’animo e sensazioni del momento, memorie personali e collettive, visioni fisiche e poetiche che generano un’unione sospesa tra passato e presente, realtà e immaginazione. Nel tentativo di liberarsi dalla necessità della rappresentazione, le sculture approdano quindi a un equilibrio all’apparenza precario ma che, grazie a uno sguardo attento e mobile, si rivela stabile e naturale.

Un approccio estatico e istintivo verso il mondo e l’arte, che emerge nelle parole dell’artista: Più canzoni d’amore perché non so nulla. Disegna nella sporcizia. Costruisci una capanna. Costruisci un monumento! Facciamo sesso! Non capisco la corporeità del nostro pianeta. Com’è possibile? Il colore è un miracolo. Com’ ‘essere liberi’ qui? La morte arriva, sempre.

“Lay Me Down” (Sdraiami / Stendimi), titolo della mostra, si presenta come un atto di abbandono rispetto all’inevitabilità della perdita; una consapevolezza ben presente nelle opere della Braman, che colgono la pienezza dell’istante nel momento del suo mutare. Luce e colore, elementi scultorei per eccellenza, rappresentano la sintesi di questa volontà di cambiamento, che si concretizza poeticamente nelle sue opere.

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