Jah Jah Gordon perde contro McGinley e fa sorridere i giudici

di Redazione Commenta

Come ricorderete alcuni giorni or sono vi avevamo parlato dell’ennesima vicenda di effrazione delle leggi sul copyright. Il caso questa volta aveva come protagonisti il celebre fotografo Ryan McGinley e la sua meno famosa collega Janine “Jah Jah” Gordon. La Gordon aveva accusato McGinley di aver attinto a piene mani dalle sue composizioni fotografiche e di aver quindi scopiazzato ben 150 foto.

Sempre secondo la Gordon, l’intera vicenda sarebbe cominciata nientemeno che dieci anni fa, quando i due parteciparono insieme ad una mostra al Whitney Museum: “Fu li che McGinley, osservando le opere di Janine Gordon, iniziò a copiarle” avevano affermato qualche settimana fa i legali dell’arrembante artista. Inutile dire che la vicenda è finita in tribunale, ma gli esiti del caso non sono stati molto soddisfacenti per la presunta parte lesa. Nel confrontare le immagini dei due artisti, la corte del Southern District di New York non ha nascosto una certa ilarità, suscitata proprio dalla difficoltà di provare l’avvenuto plagio: “Il buon senso e due buoni occhi portano ad un’inesorabile conclusione, non è avvenuto nessun plagio tra le composizioni di Janine Gordon e quelle di Ryan McGinley”, così recita il verdetto emesso dai giudici della corte di New York. Il problema è che a comparare le composizioni fotografiche dei due artisti, si notano si delle somiglianze (come nella foto da noi pubblicata, a sinistra Janine Gordon e a destra Ryan McGinley) ma sono somiglianze che potrebbero essere riscontrate in qualsiasi altra comparazione di fotografie scattate da centinaia di migliaia di fotografi sparsi per il mondo.

Insomma se vi sono delle somiglianze possono essere definite come incidentali ed un fotografo non può certo reclamare i diritti d’autore su di una data posa del soggetto o su di un sorriso accennato o meno eccetera eccetera. Dopo oltre dieci anni di litigi e risentimenti, i sospetti della povera Janine Gordon si sono rivelati semplici fissazioni con brutta figura annessa, meglio pensarci bene prima di citare in giudizio un collega.

 

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