Giovedì difesa: Paul

di Redazione Commenta

Non puoi essere appassionato di fantascienza e non saper sorridere. L’ironia nascosta dentro alla maggior parte delle previsioni di futuro degli scrittori è talvolta perfino alla base. Normalmente la lettura delle storie potrebbe sottintendere una critica o un’analisi della situazione politica, sociale, culturale o demografica del presente. La proiezione nel possibile futuro equivale alla proiezione dell’analisi.

In questo caso però l’analisi è sul cinema di fantascienza esistente, in particolare l’immaginario degli alieni. Si canta dunque la parodia dei film con tema il contatto con gli alieni, gli esseri provenienti da un altro mondo normalmente immaginati sempre in un modo preciso.

Questo perché sono davvero così e l’industria americana ha voluto farci abituare al suo volto in attesa di un contatto vero, così ci racconta Paul, l’alieno in fuga “trovato” dai due protagonisti Graham Willy e Clive Collings. Sono due nerd inglesi appassionati di fantascienza, giunti negli Stati Uniti per una convention di fumetti e che hanno deciso di completare il loro giro americano con un tour dei più noti siti di avvistamento alieni.

Peraltro non solo la scienza americana ma anche il cinema si sono avvalsi della sua collaborazione negli ultimi 40 anni. Spielberg lo conosceva, x-file è addirittura una sua idea.

Pegg & Frost affrontano un film diverso da L’Alba dei morti dementi, titolo che non rende giustizia alla loro splendida parodia zombie, oramai oggetto di culto, in inglese Sean of the dead, film assolutamente imperdibile per appassionati di Horror. Perfino i protagonisti di Scream 4 lo guardano in una scena del film.

Diverso anche da Hot fuzz, parodia dei polizieschi.

Il loro terzo film che parodia un terzo genere è diverso perchè è diverso il regista. A mancare è Edgar Wright. L’esordio americano del duo, che peraltro scrivono e sceneggiano anche questa storia è infatti diretto da Greg Mottola.

Per certi versi un’altro tipo di film, ma a me la comicità inglese riversata nell’azione e negli effetti speciali americani, beh, mi ha alquanto divertito. Da non perdere.

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