20 anni di Nevermind, quando i Nirvana conquistarono il mondo

di Redazione Commenta

Permetteteci oggi, in questo articolo, di accantonare per un attimo il mondo dell’arte contemporanea per parlare di musica. Sono passati tanti anni dal quel fatidico 24 settembre del 1991 quando Nevermind, secondo album degli allora quasi sconosciuti Nirvana, irruppe sul mercato discografico cambiando per sempre la storia della musica contemporanea. Quel lontano giorno di 20 anni fa il Grunge rock raggiunse il suo apice e la sconosciuta band formata da Dave Grohl (batteria), Kurt Cobain (voce e chitarre) e Krist Novoselic (basso), riuscì a vendere oltre 25 milioni di copie del celebre disco con in copertina il bimbo che nuota verso un bigliettone da un dollaro appeso all’amo.

Dopo la tragica morte di Cobain, i due componenti del gruppo hanno proseguito il loro cammino prendendo strade diverse, Novoselic con alterne fortune mentre Grohl è ad oggi il leader di una band di grande successo, i Foo Fighters.  In questi ultimi giorni è rimbalzata in tutto il globo la notizia di una serata tributo per i 20 anni dall’uscita di Nevermind. All’evento parteciperanno i due membri sopravvissuti Krist Novoselic e Dave Grohl oltre che il celebre produttore dell’epoca Butch Vig. L’evento si terrà il 24 settembre 2011 alle ore 20:00 e si tratterà di un botta e risposta radiofonico ospitato dall’emittente radiofonica via satellite Sirius XM. In studio sarà presente un folto pubblico che potrà porre le più disparate domande ai Nirvana e così potranno fare gli ascoltatori da casa. Sarà un’occasione davvero speciale per rivivere i tempi in cui si indossavano camicioni di flanella a scacchi ed i pomeriggi si passavano ad ascoltare band come Alice in Chains,  Soundgarden e Pearl Jam a tutto volume. L’emittente Sirius XM, ha persino aperto un contest sul suo sito ufficiale, mettendo in palio alcuni posti in studio per quei pochi fortunati che assisteranno al botta e risposta con Grohl e Novoselic.

In una recente intervista, ricordando la registrazione di Nevermind, Butch Vig ha dichiarato: “La registrazione fu veramente dura, Kurt era un ragazzo amorevole ma aveva dei continui sbalzi d’umore e diventava incredibilmente pressante e perfezionista. Poi, come se qualcuno gli avesse spento l’interruttore, spariva completamente e si metteva in un angolo senza dire nulla. Non sapevo mai come prenderlo“.  Ma è innegabile che Vig ricorda con amore quel periodo, definito come indimenticabile e come l’inizio di qualcosa di diverso per il mondo della musica.

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