20 anni di Nevermind, quando i Nirvana conquistarono il mondo

Permetteteci oggi, in questo articolo, di accantonare per un attimo il mondo dell’arte contemporanea per parlare di musica. Sono passati tanti anni dal quel fatidico 24 settembre del 1991 quando Nevermind, secondo album degli allora quasi sconosciuti Nirvana, irruppe sul mercato discografico cambiando per sempre la storia della musica contemporanea. Quel lontano giorno di 20 anni fa il Grunge rock raggiunse il suo apice e la sconosciuta band formata da Dave Grohl (batteria), Kurt Cobain (voce e chitarre) e Krist Novoselic (basso), riuscì a vendere oltre 25 milioni di copie del celebre disco con in copertina il bimbo che nuota verso un bigliettone da un dollaro appeso all’amo.

Dopo la tragica morte di Cobain, i due componenti del gruppo hanno proseguito il loro cammino prendendo strade diverse, Novoselic con alterne fortune mentre Grohl è ad oggi il leader di una band di grande successo, i Foo Fighters.  In questi ultimi giorni è rimbalzata in tutto il globo la notizia di una serata tributo per i 20 anni dall’uscita di Nevermind. All’evento parteciperanno i due membri sopravvissuti Krist Novoselic e Dave Grohl oltre che il celebre produttore dell’epoca Butch Vig.

Un monumento per Kurt Cobain

Una grande scultura in cemento raffigurante una chitarra sarà resa nota al pubblico il prossimo 5 aprile ad Aberdeen nello stato di Washington. Il monumento sarà dedicato alla celebre icona del grunge Kurt Cobain che nacque proprio ad Aberdeen il 20 febbraio del 1967. Cobain formò i Nirvana nel 1987 con Krist Novoselic ed in soli due anni la band divenne uno dei gruppi leader della scena musicale di Seattle.

il mito di Kurt Cobain rivive in una mostra a Seattle

Se pronunciamo il nome di Kurt Cobain, cosa vi viene in mente? forse penserete ai Nirvana ed alla scena del grunge rock di Seattle degli anni ’90 o forse questo nome vi fa pensare ad una rock star dannata e sfortunata che decise di togliersi la vita all’età di 27 anni. Cobain è morto 16 anni fa, nel 1994 e Nevermind, il più famoso album dei Nirvana ( Con più di 25 milioni di copie all’attivo) è il disco di maggiore successo commerciale del gruppo di Seattle.

Unanimemente considerato l’apice della produzione artistica della band e di tutto il genere grunge, è annoverato tra i migliori album discografici di ogni epoca ed ebbe tra i suoi meriti quello di aumentare la popolarità dell’alternative rock. In questi giorni il Seattle Art Museum ha organizzato un evento ambizioso semplicemente intitolato Kurt che si pone l’obiettivo di esplorare l’influenza del celebre musicista nei confronti dell’arte contemporanea.

Graham Dolphin e la mostra delle Rock Stars suicida

Nella sua terza mostra personale alla Seventeen Gallery di Londra (in visione fino al 27 marzo 2010) dal titolo Burn Away Fade Out (Bruciato e svanito) l’artista britannico Graham Dolphin esplora il fenomeno del suicidio delle rock stars mediante una serie di riproduzioni di artefatti della pop-culture. Conosciuto per opere come 84 Beatles Songs (2008), dove l’artista impresse sui vinili del White Album le liriche di tutte le canzoni della famosa band in lettere piccolissime, Dolphin combina una precisione metodica da certosino alla Pop-art, inserendo oggetti noti al nostro immaginario collettivo.

La mostra si apre con una serie di ultime lettere (prima del suicidio) di grandi stars della musica come Elliott Smith, Ian Curtis (indimenticato frontman dei Joy Division), Phil Ochs e Kurt Cobain (leader dei Nirvana). Queste annotazioni altamente intime ed emozionanti, poste fianco a fianco sul muro di una galleria, mettono un poco a disagio e trasformano lo spettatore in una sorta di voyeur in cerca di una spiegazione che giustifichi il tremendo atto suicida.

Daniel Johnston diventa un videogame

L’arte e la musica di Daniel Johnston, artista naive e cantautore lo-fi sgangherato e squinternato che non possiede nemmeno un telefono è diventata un coloratissimo videogame. Già perchè le sue buffe ma bellissime canzoni come Funeral Girl e le sue opere d’arte come Jeremiah the Innocent figureranno in Hi, How Are You? un nuovissimo gioco per iPhone realizzato da Peter Franco e Steve Broumley.

I fortunati giocatori di tale divertente videogame impersoneranno Jeremiah una simpatica ranocchia dai grandi occhi, guidandola attraverso uno psichedelico scenario fatto di demonietti rossi, facce allucinate ed altre funamboliche creazioni dell’amatissimo artista americano. “Abbiamo costruito il videogioco attorno alla storia storia di un uomo che vive la sua vita cercando di trovare il vero amore ma si imbatte ripetutamente in figure maligne e demoniache. In sostanza questa è la storia di Daniel, in perenne lotta con i demoni che vivono all’interno della sua mente” Ha dichiarato Franco ai microfoni del New York Times.