Letture di Difesa: La decrescita serena

di Redazione Commenta

“Leggo per legittima difesa.” (Woody Allen)

 Breve trattato sulla decrescita serena di Serge Latouche è un piccolo manuale che spiega in maniera semplice chiara e concisa le basi di questa nuova teoria economica nata e partita dalla Francia. Si contestano le attuali teorie economiche in uso, che per inciso, non stanno funzionando.

In italia è edito da Bollati Boringhieri e abbatte molte idee inculcateci da tempo e false come ad esempio quella che il PIL sia un metro di misura valido per il benessere di un popolo. Il PIL è basato sullo sfruttamento e sulla crescita del consumo. È invece evidente che non si può sfruttare all’infinito un mondo finito.

La parola decrescita non implica un passo indietro, come lo stesso Latouche sostiene in un intervista. È bensì una sorta di slogan in opposizione a crescita. La maniera in cui è usato crescita significa infatti soltanto aumento dello sfruttamento e crescita controllata o crescita sostenibile appare infine solo come un ossimoro.

Sarebbe più esatto per le teorie di Latouche, parlare di una teoria della acrescita, ovvero con la a di negazione come ateismo, una teoria di opposizione all’economia attuale che propugna solo la crescita del PIL.

Il libro svela come l’economia attuale si rivolta su stessa creando bisogni, investendo in pubblicità, rendendo più in fretta possibile desueti i prodotti, alimentando l’indebitamento e i sistemi di prestito, risparmiando sulla mano d’opera, sulla terra, inquinando, spendendo in armi, tutti elementi assolutamente funzionali alla crescita per come è misurata adesso.

È ovvio che un altro modo è possibile, sebbene non sia gradito. Un PIL in negativo mette paura alle grandi multinazionali, ma se questa cosa fosse guidata con coscienza otterrebbe non solo l’inizio di una rivoluzione mentale, di un decentramento e perchè no, di una ridistribuzione delle ricchezze ma perfino una crescita del benessere generale.

Un libro importante, che si creda o no alle sue teorie, (che a me hanno convinto pur non studiando economia) ma anche per i retroscena che racconta sulla vera modalità economica in vigore.

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