Rui Toscano- Universo Parallelo

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Venerdì 28 ottobre 2011 Ex Elettrofonica di Roma presenta nei suoi spazi la prima personale in Italia dell’artista portoghese Rui Toscano, Universo Parallelo, a cura di Gianluca Brogna.

Artista che adopera il potere evocativo delle immagini e dei suoni, Toscano si è misurato, nel corso della sua carriera artistica, con differenti media: dal disegno al video, e dall’installazione alla performance sempre in cerca dello strumento più congeniale al messaggio da veicolare. Una ricerca che parte dal singolo uomo e procede nell‘analisi dei meccanismi sociali al fine di indagare i dispositivi che generano desideri e memoria collettiva.

La città come topos originario della condivisione di spazi è stata uno dei luoghi della sua ricerca. I disegni di orizzonti metropolitani e di agglomerati urbani, i dettagli di antenne satellitari e ripetitori telefonici, esteticamente rielaborati con un tratto minimale e asettico, sono emblemi della necessità di comunicare e di essere informati e sembrano rimandare ad un desiderio irresistibile di “conoscenza” che attanaglia l’uomo e la società.

L’ultima produzione che Rui Toscano presenta a Roma è un’ulteriore sviluppo della sua ricerca  sul bisogno di conoscenza insito nella natura dell’uomo. La mostra si presenta come una riflessione sulla teoria del bing bang che ha generato l’universo nel quale viviamo (o crediamo di vivere), e sulla nostra impossibilità di misurare i meccanismi che regolano il cosmo.

The Great Curve, lavoro emblematico della mostra, si presenta come un piccolo telescopio. In realtà, come sottolinea il titolo, non si tratta solo di uno strumento di osservazione dell’universo, ma è una riflessione su di esso e sulla sua conformazione. La curvatura dello spazio, generata ad una ipotetica velocità superiore a quella della luce, è il limite oltre il quale l’umanità vorrebbe spingersi per superare la solitudine cosmica che ci circonda. Great Curve racchiude, quindi, un’ipotesi e un sogno all’interno di un oggetto concreto. L’illusione viene così fuorviata da un design estetizzante generando un cortocircuito culturale con il quale Toscano si confronta ironicamente. Come di consueto l’artista presenta un’esposizione che coinvolge diversi media (video, disegno ed installazione) innescando un confronto critico tra procedimento esecutivo e processo intellettuale.

 

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