Il PANORAMA di Gherard Richter alla Tate Modern

di Redazione Commenta

E’ come salire in cima ad un’altura. Quella imponente e maestosa di una vecchia fabbrica, dove il passato di una città, guardando  verso una city contemporanea tutta in trasformazione, si fonde con un futuro poi non così lontano. E’ da questa prospettiva che possiamo comprendere il PANORAMA offerto dalla Tate Modern e la veduta offertaci è la più grande retrospettiva su Gherard Richter.

PANORAMA è appunto il titolo della mostra e la veduta complessiva è quella dell’artista negli ultimi 50 anni di carriera. Gherard Richter, nasce nel 1942 a Dresda; di orientamento socialista nel 1961 decide di lasciare la Germania dell’East alla volta della Germania Ovest dove entra presto in contatto con personalità quali Jackson Pollock e Lucio Fontana. A partire dal 1960 Richter inizia a sperimentare le varianti della pittura fondendo astrattismo e figurativismo attraverso diversi ambiti, dalle tecniche alle idee.

Dipinti realistici che partono dalla fotografia giungendo al fotorealismo, dipinti astratti, ritratti, paesaggi che rivelano un’anima frustata dai costanti avvenimenti socio-politici. Questi ultimi ci rivelano  la vera essenza di un Richter che, non riesce a separare la sua produzione artistica da essi. Partendo dalla famiglia e dagli affetti a lui più cari, arrivando a mostrarci nei dettagli la bellezza travolgente di una natura in contrasto con una realtà inquietante ma allo stesso tempo vivida a cui l’artista risponde costantemente durante tutta la sua carriera.

Il PANORAMA che si ammira dunque dall’alto della Tate Modern, non è solo quello dell’ artista ma di un’umanità intera attraverso gli ultimi 50 anni di storia. La Tate Modern ci invita a goderlo fino all’8 Gennaio 2012

 

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