Il punk David Hockney se la prende con Damien Hirst e sfotte la Regina

di Redazione Commenta

Il mondo dell’arte contemporanea è senz’altro un mondo bizzarro dove accadono numerose vicende di dubbio gusto e scaramucce tra colleghi. Del resto con questi ingredienti non ci si annoia mai ed ogni tanto è lecito ridere di fatti che non hanno niente a che vedere con le produzioni creative. Prendiamo ad esempio le recenti vicende del nostro David Hockney, lo scoppiettante nonnetto dell’arte contemporanea che ha deciso a 74 anni di iniziare a dipingere sull’iPad usando la fantastica App Brushes. Le creazioni digitali di Hockney non sono certo esaltanti, anzi le potremmo definire delle vere e proprie croste digitali. Questo non gli ha impedito però di ricevere l’Order of Merit, un’insigne onorificenza consegnatagli dalla Regina in persona a Buckingham Palace. Solitamente l’Order of Merit è consegnato ad individui o gruppi che s i sono distinti nelle arti, nelle scienze e nel pubblico servizio. Il bello è che recentemente Hockney ha rifiutato di produrre un ritratto della Regina perché impegnato a dipingere alcuni paesaggi mentre nel 1990 aveva già rifiutato l’ordine di cavaliere della corona. Questa volta però il celebre artista ha deciso di accettare, non senza tirare prima qualche frecciatina: “Io sono un fumatore e porto avanti da anni una campagna per i diritti de fumatori. Sono quindi contento che la corona non abbia pregiudizi nei confronti dei fumatori”.

Ma le polemiche non finiscono di certo qui visto che il buon vecchio Hockney ha lanciato una sequela di insulti verso il genietto della YBA generation, Mr. Damien Hirst: “A breve inaugurerò una mostra con dei miei dipinti alla Royal Academy of Arts di Londra. Tutte le opere in mostra sono state create manualmente dal sottoscritto. Damien Hirst invece preferisce far fare il lavoro al suo studio. I suoi assistenti hanno creato i suoi famosi Spot paintings e lui non ha fatto un bel niente. E’ un vero e proprio insulto all’arte”.

Le parole di Hockney giungono dopo una dichiarazione rilasciata da Hirst per la mostra di Spot paintings in tutte le sedi Gagosian: “I miei assistenti fanno tutto. Sono meglio di me, io mi annoio e sono molto impaziente” queste parole devono aver urtato la sensibilità di Hockney che ha risposto con le suddette accuse. Hirst però non ha ancora risposto alle punzecchiature del pittore. Ora non ci resta che aspettare e vedere cosa altro ci riserverà questa vicenda.

 

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