Damien Hirst (non) riposa in pace

di Redazione Commenta

Quanti articoli abbiamo scritto su Damien Hirst in queste ultime settimane? Troppi forse, e come se tutto questo non bastasse, proprio nel corso di questa settimana abbiamo redatto un’accurata critica sulla megamostra The Complete Spot Paintings ospitata dalle Gagosian Gallery di tutto il mondo. Il guaio è che al “povero” Mr. Hirst sembra accadere ogni tipo di bizzarria e per forza di cose non possiamo non documentare quanto accade.

Il celebre magazine The Village Voice ha pubblicato proprio ieri una notizia a dir poco allarmante scritta da Christian Viveros-Faune. Secondo il giornalista Damien Hirst sarebbe deceduto nella giornata del 12 gennaio scorso a New York in seguito alle complicazioni derivate da una diverticolite acuta. Causa di tutto ciò l’immane stress e le fatiche dell’allestimento che avrebbero stroncato l’artista a soli 46 anni. Il bello è che il Village Voice continua con il suo lungo “coccodrillo” con l’intera storia di Damien Hirst dalle origini fino ai giorni nostri, disquisendo sulla sua continua ricerca della morte all’interno della produzione artistica. Ovviamente la risposta dei fans del buon Hirst non si è fatta attendere più di tanto: “Hirst è vivo e vegeto ed è pronto ad invadere la Tate Modern con una miriade di Spot Paintings il prossimo aprile”. Noi intanto ci chiediamo il perché di questa incredibile quanto agghiacciante notizia-burla.

Nel frattempo anche il New York Post ha pubblicato una notizia riguardante il folletto dell’arte contemporanea. Si tratta dell’incarcerazione di Richard Silver, broker di 50 anni che ha venduto ben 10 opere false di Damien Hirst a Chris Walker, art dealer britannico che le aveva acquistate tramite eBay. Per questo scherzetto, Silver dovrà scontare 60 giorni  di galera oltre che restituire una somma pari ad 84.000 dollari alla vittima. Certo che comprare delle opere di Damien Hirst su eBay non ci sembra la procedura più consona e soprattutto sicura. Se avete anche voi intenzione di comprare opere d’arte, rivolgetevi sempre ad un serio art dealer o gallerista di fiducia.

 

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