Effetto Venturi allo Spazio Oberdan di Milano

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Peep-Hole apre con Luca Vitone il nuovo ciclo di Effetto Venturi, il programma di incontri organizzato in collaborazione con la Provincia di Milano allo Spazio Oberdan e condotto lo scorso anno da Liliana Moro, Stefano Arienti e Mario Airò. Effetto Venturi si ispira all’omonimo paradosso idrodinamico per il quale la pressione e la velocità di un fluido in un condotto aumentano in corrispondenza delle strozzature. Il principio fisico diventa una possibile metafora della dinamica che ogni artista mette in atto con il proprio lavoro di ricerca, di produzione e di trasmissione alle generazioni di artisti più giovani.

Partendo dalla propria esperienza personale Luca Vitone presenterà un’analisi delle caratteristiche e dei cambiamenti intercorsi nella storia recente della didattica dell’arte in Italia e delle modalità in cui gli artisti contemporanei hanno intessuto relazioni di scambio con le generazioni successive.

“Negli ultimi trent’anni l’insegnamento dell’arte in Italia ha subito un cambiamento enorme. Si è passati da una struttura accademica antiquata a un’offerta didattica più articolata che permette agli studenti di confrontarsi maggiormente col sistema lavorativo. Questo tuttavia non comporta necessariamente una facilità di accesso, per i giovani artisti, al mondo dell’arte. Anche i rapporti inter-generazionali sono mutati profondamente: quando ero un giovane artista era molto difficile avere uno scambio dialettico con personalità più anziane, mancavano i luoghi, le occasioni d’incontro e forse mancava la volontà. Il ruolo di ‘maestro’ si percepiva ancora nell’aria. Negli ultimi vent’anni questa condizione si è trasformata, credo che la mia generazione abbia riflettuto di più sul proprio ruolo professionale instaurando una relazione di maggior coinvolgimento con quella successiva.” (Luca Vitone)

La pratica artistica di Luca Vitone (Genova, 1964; vive e lavora a Berlino) esplora il modo in cui i luoghi si identificano attraverso la produzione culturale: l’arte, la cartografia, la musica, il cibo, l’architettura, le associazioni politiche e le minoranze etniche. Dal 2006 è docente del corso di scultura nel triennio presso la Nuova Accademia di Belle Arti a Milano. Ha partecipato a numerose mostre collettive internazionali e sue personali si sono tenute a: PS1, New York (1999), Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato (2004), Casino Luxembourg (2006), MART, Rovereto (2007), GAMeC, Bergamo (2008), Museion, Bolzano (2008).

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