L’obsolescenza programmata

di Redazione Commenta

Apple lancia l’iPhone 5 e poi di seguito l’iPhone 6? Forse si tratta di una burla, di certo è una provocazione…

Nel mondo dell’arte, le opere sono valutate anche in base alla loro permanenza nel tempo. Più antico è un artefatto, più aumenta il suo valore di mercato. Questa regola non vale per il mondo Apple, visto che il famoso brand lanciato dall’indimenticato Steve Jobs ha fatto dell’obsolescenza un vero e proprio vanto. Già, il lancio del nuovo iPhone 5 a nemmeno un anno dall’uscita dell’ormai vetusto 4s ha reso oggettivo un dato di fatto, la Apple è il primo brand tecnologico ad aver inventato, anzi ad aver imposto smaccatamente l’obsolescenza programmata. Prima d’allora questa pratica era già stata attuata da altre aziende senza troppi successi. Ed invece ecco la Apple a convincerci che dopo un anno il nostro telefono è già superato, ed il bello è che non si tratta di un’idea subliminale ma di una vera e propria imposizione, visto che i vecchi sistemi vengono mandati in subitaneo prepensionamento. Proprio alcuni giorni fa l’artista Leon Reid IV ha riacceso gli animi dei fans del melafonino, proclamando l’uscita dell’iPhone 6 il 19 settembre. Inutile dire che le sue e-mail di propaganda (finamente inviate con l’intestazione Apple) hanno creato un vero e proprio putiferio. Possibile che gli utenti si siano talmente abituati all’obsolescenza programmata da credere al lancio di un modello superiore ad una settimana dal lancio del precedente?

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