Lara Almarcegui occuperà il padiglione spagnolo

Novità sul versante Biennale di Venezia. Anche la Spagna ha scelto l’artista che occuperà il padiglione nazionale. Si tratta di Lara Almarcegui artista classe 1972 che sarà curata da Octavio Zaya. Per gli aficionados dell’arte italiani la Almarcegui è una vecchia conoscenza visto che l’artista ha esposto lo scorso anno al Pastificio Cerere di Roma.

Whitney Biennial del 2014 all’insegna della trasparenza?

La Whitney Biennial del 2014 non sarà di certo come le precedenti. L’urgenza di questa edizione è quella di dare una risposta al movimento Occupy che ha chiamato in causa la prestigiosa manifestazione accusandola di essere solamente l’ennesima manifestazione commerciale del sistema dell’arte internazionale.

La restauratrice folle ritenta la fortuna su eBay

Vi ricordate di Cecilia Gimenez? Parliamo della gagliarda vecchietta che qualche mese fa aveva creato un vero e proprio polverone mediatico restaurando l’Ecce Homo nella cattedrale di Borja. La simpatica restauratrice, rovinò per sempre l’opera ma come per incanto da quel momento i turisti hanno cominciato ad occupare la cittadina spagnola, convincendo il parroco a far pagare il biglietto per ammirare l’ormai celeberrimo Beast Jesus e nella prima settimana a pagamento la chiesa ha raccolto la bellezza di 2000 euro, una cifra impensabile prima di allora.

I direttori dei musei nazionali? sottopagati!

Quanto guadagna il direttore di un museo d’arte contemporanea in Italia? Beh, gli stipendi variano in base alla natura stessa del museo, sia esso regionale, provinciale comunale o nazionale. Eppure spesso ci siamo trovati di fronte a stipendi più che soddisfacenti, ben oltre i centomila euro all’anno netti.

Padiglione Italia: il progetto di Andrea Viliani

Continuiamo a pubblicare  i progetti presentati dai magnifici 7 curatori al ministro per i Beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi che ha poi scelto quello di Bartolomeo Pietromarchi.  Ecco quello di Andrea Viliani:

Politica e società per un manifesto collettivo

 Ristabilire le relazioni fra arte, storia, politica, economia, società; indagare nozioni di trasversalità e partecipazione; esplorare il problematico equilibrio fra ambiente e modernità e l’uso ricorrente dell’ironia in un Paese pasolinianamente privo di «rabbia» e quindi di «lotta di classe»; aprire un’analisi sulle rappresentazioni di genere e sulle pratiche femministe;

Padiglione Italia: il progetto di Vincenzo Trione

Continuiamo a pubblicare  i progetti presentati dai magnifici 7 curatori al ministro per i Beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi che ha poi scelto quello di Bartolomeo Pietromarchi.  Ecco quello di Vincenzo Trione:

Voglia di radici: neo-moderni? No, post-classici

 Nelle ultime edizioni, i curatori del Padiglione Italia della Biennale di Venezia hanno adottato un’ottica archivistico-descrittiva. Si sono limitati a documentare scenari caotici, dominati dal declino delle «idee forti».

Padiglione Italia: il progetto di Letizia Ragaglia

Continuiamo a pubblicare  i progetti presentati dai magnifici 7 curatori al ministro per i Beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi che ha poi scelto quello di Bartolomeo Pietromarchi.  Ecco quello di Letizia Ragaglia:

Istantanee da un paesaggio molto umano

Credo nell’arte italiana, nella sua qualità e nella sua professionalità. Come Museion cerchiamo di sostenerla e darle voce: abbiamo realizzato molte mostre personali di giovani artisti come Francesco Arena, Micol Assael, Rossella Biscotti, Monica Bonvicini, Nico Vascellari, Stefano Arienti, Massimo Bartolini (sopra: Paesaggio molto umano) e Luca Vitone e ne abbiamo coinvolti molti altri in mostre tematiche e progetti speciali.

Padiglione Italia: il progetto di Chiara Parisi

Continuiamo a pubblicare  i progetti presentati dai magnifici 7 curatori al ministro per i Beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi che ha poi scelto quello di Bartolomeo Pietromarchi.  Ecco quello di Beatrice Merz:

Dov’è Charlie? L’autoscatto del nostro Paese

Il mio progetto per il Padiglione Italia della Biennale traeva spunto dall’opera Senza titolo di Emilio Prini realizzata in occasione di una collettiva presso la Galleria Pieroni intitolata «Lo Zingaro Blu» (Roma, 1990), che nasceva da un’idea dello scrittore e poeta Francesco Serrao e che vedeva i suoi racconti accostati alle opere di Schifano, Mario Merz, Pistoletto, Accardi, Spalletti, Pisani e, appunto, Prini.

House I by Yoshichika Takagi

 

L’architetto giapponese Yoshichika Takagi ha da poco ultimato il progetto di questa casa circondata da parcheggi ad Akita in Giappone. L’abitazione, denominata House I è costituita da scatole interconnesse dove ruotano, soggiorno, cucina, bagno, camere da letto e magazzino.

Padiglione Italia: il progetto di Beatrice Merz

Continuiamo a pubblicare  i progetti presentati dai magnifici 7 curatori al ministro per i Beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi che ha poi scelto quello di Bartolomeo Pietromarchi.  Ecco quello di Beatrice Merz:

E l’opera diventa cronaca giornalistica

 L’arte — che in generale sta vivendo e si sta adattando a un cambiamento di approccio verso l’informazione — è scandita da tempi sempre più stretti. Il momento della riflessione deve essere raggiunto con velocità.

Padiglione Italia: il progetto di Gianfranco Maraniello

Continuiamo a pubblicare  i progetti presentati dai magnifici 7 curatori al ministro per i Beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi che ha poi scelto quello di Bartolomeo Pietromarchi.  Ecco quello di Gianfranco Maraniello:

Esodo volontario dai conflitti neoavanguardisti

Può individuarsi una «differenza italiana» nel contesto di un’arte coinvolta nell’orizzontalità globale del presente?

Padiglione Italia: il progetto di Bartolomeo Pietromarchi

La Biennale di Venezia è ormai alle porte ed il nostro Padiglione Italia guidato da Bartolomeo Pietromarchi si prepara a scoprire le sue carte in tavola. Intanto noi pubblichiamo in più post i progetti presentati dai magnifici 7 curatori al ministro per i Beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi che ha poi scelto quello di Pietromarchi.  Vediamo questi 7 progetti iniziando dal curatore selezionato:

Boetti e Ghirri: una identità fatta di assenze