Ancora censure per il MOCA di Los Angeles

Vi ricordate dell’assurdo caso di censura operato dal MOCA di Los Angeles ai danni del nostro caleidoscopico street artist Blu? Beh sembra che la prestigiosa istituzione capitanata dal volpone Jeffrey Deitch sia particolarmente affezionata alle censure, visto che negli ultimi giorni ne ha perpetrata un’altra ai danni di un giovane artista,  ma andiamo per gradi. All’inizio di questo mese l’artista Chris Silva è stato invitato a partecipare ad un evento inserito all’interno della mostra Transmission LA, la jam interdisciplinare sponsorizzata da Mercedes – Benz e curata da Mike D, scoppiettante rapper dei Beastie Boys (di recente orfani del compiando MCA, alias Adam Yauch).

La mostra ha riscosso numerosi consensi da parte della stampa specializzata, cosa che ha ribadito il grande fiuto di Mike D per la creatività in genere. Le cose per Chris Silva non sono però andate per il verso giusto. L’artista doveva partecipare in una sezione intitolata BYOB, Bring Your Own Beamer, che in italiano suonerebbe come Porta il tuo proiettore, un evento con proiezioni di più di 40 artisti installate per tutto lo spazio del museo dalle 20 alle 22 dello scorso 5 maggio.

I Beastie Boys orfani di MCA

Era il 1986 quando MTV trasmise per la prima volta il video del singolo (You Gotta) Fight for Your Right (to Party). All’interno dello schermo tre irriverenti ragazzetti di Brooklyn

Mostre da vedere in giro per il mondo

Ai Weiwei

Nel precedente articolo parlavamo di chiusura estiva dell’arte contemporanea, quindi prima della “serrata d’agosto” c’è ancora tempo per ammirare alcune grandi mostre in giro per il mondo tra gallerie private e istituzioni pubbliche. Cominciamo da Ai Weiwei, attualmente in prigionia da oltre un mese. Dell’artista non si hanno notizie ma se volete ammirare i suoi lavori potrete farlo alla Lisson Gallery di Londra che ospita alcune sue magnifiche opere fino al 16 luglio 2011.

Parlando di Weiwei, il grande Anish Kapoor gli ha dedicato la sua ultima monumentale fatica intitolata Leviathan. L’opera è attualmente visibile al Grand Palais di Parigi fino al prossimo 23 giugno. Se desiderate ammirare un vero e proprio maestro della scultura non perdetevi la personale di John Chamberlain, da oltre 25 anni sulla cresta dell’onda. L’artista è solito creare entusiasmanti forme dal metallo contorto. La mostra di Chamberlain sarà visibile fino al prossimo 11 giugno alla Pace Gallery di New York.

Addio a Rammellzee, pioniere della graffiti art

E’ stato pioniere del graffiti writing oltre che un performance ed hip hop artist capace di influenzare celebri rappers come Cypress Hill e Beastie Boys. Stiamo ovviamente parlando del mitico Rammellzee che sfortunatamente si è spento la scorsa domenica all’età di 49 anni, nel quartiere dove aveva sempre vissuto, nel Queens di New York. Rammellzee cominciò la sua carriera di street artist tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 e si fece subito notare per le sue celebri incursioni sui vagoni della metropolitana di Queens, letteralmente invasi dalle sue lettere spigolose e puntute.

La sua fama crebbe velocemente negli ambienti underground, tanto da fargli guadagnare un’apparizione nel celebre documentario Wild Style di Charlie Ahearn. Nel 1983, il suo amico e collega di street art, Jean-Michel Basquiat l’aiutò ad illustrare la copertina del suo singolo di hip hop, intitolato Beat Bop. La traccia divenne una pietra miliare del genere, grazie alle ritmiche ed allo stile fresco ed innovativo del cantante-artista.

A New York: Un documentario su Basquiat e l’ultima mostra della Deitch Projects

L’azienda di beni di lusso LVMH ha già collaborato in passato con diversi protagonisti del sistema dell’arte internazionale come Richard Prince e Takashi Murakami. Oggi il celebre marchio può fregiarsi della collaborazione, ovviamente postuma, di Jean-Michel Basquiat. LVMH ha infatti organizzato una grande proiezione del nuovo documentario sul celebre artista diretto da Tamra Davis dal titolo Jean-Michel Basquiat: Radiant Child.

La prima dell’interessante pellicola si è tenuta lo scorso martedì al MoMa di New York. Va da se che la proiezione ha attirato un nutrito gruppo di vips che non hanno mancato la ghiotta occasione a metà tra il patinato ed il culturale. Tra gli ospiti anche l’artista e regista Julian Schnabel che nel 1996 diresse la celebre pellicola Basquiat, presente anche il collezionista Peter Brant che all’epoca finanziò il film.