Niente da vedere tutto da vivere alla Biennale di scultura di Carrara

Niente da vedere tutto da vivere, a cura di Lorenzo Bruni, e’ un progetto (evento collaterale della Biennale di Scultura di Carrara) che riflette sulla qualità delle ricerche artistiche presenti in Toscana. I vari interventi presentati all’interno del contenitore della Scuola del Marmo, punteranno anche a stabilire un vero e proprio percorso di scoperta del luogo. L’inaugurazione è fissata per oggi, domenica 27 giugno 2010.

La sezione “tornare per partire” e’ il frutto di un’ampia ricognizione sui giovani artisti attivi adesso in Toscana che permette di riflettere sulle nuove energie presenti sia in relazione alle ricerche artistiche internazionali sia rispetto a quelle che hanno animato questo territorio dagli anni Sessanta ad oggi. Gli interventi presenti sono accomunati da una forte carica processuale, dove e’ piu’ importante l’idea e l’esperienza in presa diretta rispetto alla forma, e la riflessione sulla natura della comunicazione in questa nostra “modernità liquida”.

Video d’artista alla Biennale di Carrara

Il Castello Malaspina di Fosdinovo parteciperà, in collaborazione con La Marrana arteambientale, agli eventi paralleli della XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara con Dare arte al luogo: video d’artista. Dal 25 di giugno fino al 12 settembre, nel Battistero della Cattedrale di Carrara, saranno proiettati tre video: Introduction to a distant world di Alfredo Jaar, Nashi di Flavio Favelli e Gianluca Mattei e Temporale di Emanuele Becheri. Introduction to a Distant World (1985) dell’artista cileno Alfredo Jaar, e’ girato nelle miniere d’oro dell’Amazzonia in Brasile. Il video contrappone il valore dell’azione quotidiana di chi lavora (evidenziato, nel caso in oggetto, dagli uomini che faticano nel portare alla superficie le rocce aurifere) alle quotazioni dell’oro nelle principali Borse valori del mondo.

Nashi di Flavio Favelli e Gianluca Mattei (2007), ambientato in una cava di marmo di Carrara, mostra un uomo che cammina con una sedia pieghevole, sulla montagna bianca. Pensa alle sue cose, fra i sentieri di pietraie e le ruspe. L’unico ristoro in una giornata tersa e polverosa e’ una pera, una pera nashi succosa e dissetante.

Carrara blocca Maurizio Cattelan e il monumento a Bettino Craxi

La XIV Biennale di Scultura di Carrara torna a far parlare di sé e stavolta la pietra dello scandalo è il redivivo Maurizio Cattelan che negli ultimi tempi aveva centellinato le sue azioni provocatorie. Ma come si sa il lupo perde il pelo e non il vizio ed il buon vecchio demonietto dell’arte contemporanea è tornato a colpire, proprio nella capitale del marmo. Si era quindi pensato di sostituire il monumento di Giuseppe Mazzini con una statua dedicata a Bettino Craxi.

La cosa ha fatto andare su tutte le furie la popolazione ed il popolo di facebook che è subito insorto con gruppi e gruppetti contro l’astuta manovra dell’artista. Eppure Cattelan aveva compiuto alcuni sopralluoghi in città, progettando nei minimi dettagli l’intera situazione. In un intervista di alcuni giorni fa l’artista aveva così motivato la sua scelta ai microfoni de L’espresso:  “Ecco è Mazzini la figura su cui lavorare. Molto meglio di Garibaldi che è un personaggio fin troppo popolare. Giuseppe Mazzini è più misterioso. Tutti sanno che ha contribuito in maniera fondamentale all’Unità d’Italia, ma nessuno sa esattamente in che termini. Dunque si può partire da lui e dal suo ruolo per fare una riflessione a 360 gradi sulla vulnerabilità della storia. Mi piace pensare che la temporanea assenza di Mazzini lo trasformi in una cosa viva, e che il dibattito che ne seguirà lo riconsegni al nostro presente. Mentre la trasformazione in monumento di Craxi lo consegni alla storia, proprio quando se ne ridiscute l’attualità”.