Quando il custode mette in ginocchio il museo

Il 14 dicembre del 2011, Repubblica aveva redatto un interessante articolo sulla Galleria Borghese di Roma che iniziava con le parole di un cartello affisso all’entrata della prestigiosa istituzione: “La mostra è parzialmente visitabile per carenza di personale”. Già, il problema era il mancato pagamento di una parte degli stipendi del personale di custodia, un “dettaglio” che costrinse la Galleria a chiudere ben sei sale all’interno dei suoi spazi. Come se tutto questo non bastasse, lo scorso 31 luglio dalla facciata del museo si è staccata parte dello stemma recante i simboli dei Borghese.

Assieme allo stemma il museo ha perso il bar, l’impianto di climatizzazione, l’ascensore ed i servizi di guardiania. Insomma, da qui alla chiusura definitiva poco ci manca. La Repubblica ci informa inoltre che anche Palazzo Barberini rimarrà chiuso ogni domenica per il medesimo motivo, non ci sono fondi per la vigilanza. I costi della guardiania sono un notevole peso anche per altri musei italiani che spesso e volentieri faticano a trovare fondi necessari a coprire i servizi per tenersi in vita.

La notte di Caravaggio: cronaca di un successo annunciato

Vi avevamo già annunciato in un nostro precedente articolo il sensazionale evento la Notte del Caravaggio previsto per il 18 luglio scorso, in occasione del quarto centenario dalla morte del grande artista avvenuta esattamente il 18 luglio del 1610. Per il sensazionale evento Roma si è presentata in pompa magna con un after hour senza precedenti che ha tenuto aperte anche durante la notte la Galleria Borghese, la chiesa di Santa Maria del Popolo, la chiesa di Sant’Agostino e la chiesa di San Luigi dei Francesi.

Ebbene si è trattato di un successo annunciato, visto che Caravaggio riesce a radunare folle oceaniche, degne di una celebre rockstar. Oltre ventimila persone hanno affollato gli spazi espositivi che contengono opere del celebre maestro, come pellegrini dell’arte in giro per uno speciale itinerario dedicato alla cultura. Le file interminabili non hanno spaventato gli aficionados dell’arte e sono stati in molti ad attendere per oltre tre ore e mezza (fino alle tre di notte) per poter ammirare la maestria di Michelangelo Merisi.

Roma città aperta per la Notte del Caravaggio

Roma si prepara ad un grandissimo evento dedicato al grande Caravaggio. Si tratta de La Notte di Caravaggio, manifestazione che il 17 ed il 18 luglio prossimo, celebrerà il quarto centenario dalla morte del grande artista avvenuta esattamente il 18 luglio del 1610. Se avete seguito il nostro Blog con attenzione sarete sicuramente informati sulle recenti ricerche che il team di Giorgio Gruppioni, titolare della cattedra di Antropologia nella Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Bologna, ha condotto sulle spoglie di Caravaggio per accertare le cause della sua misteriosa morte. Come già accennato in un nostro precedente articolo, il celebre maestro potrebbe essere stato avvelenato dal piombo, metallo presente in tutti i colori per pittura della sua epoca.

Tornando alla presente manifestazione, durante l’evento rimarranno aperte tutte le chiese romane che custodiscono opere di Caravaggio. Tutte le chiese saranno aperte dalle ore 19 del giorno 17 luglio fino alle 9 del 18 luglio. Una sorta di after hour dell’arte che non mancherà certo di richiamare folle oceaniche di visitatori. Già lo scorso giugno, in occasione della mostra di Caravaggio alle Scuderie del Quirinale di Roma, gli organizzatori decisero di optare per un’apertura no stop ed il successo fu incredibile.

Nedko Solakov – The Passage (a commissioned art work’s story)

Apre il 20 maggio a Roma Nedko Solakov – The Passage (a commissioned art work’s story), la quarta mostra del progetto Committenze Contemporanee, una collaborazione tra Galleria Borghese, Fondazione MAXXI e UniCredit Group.

Dieci esposizioni sono state concepite per incentivare studi e approfondimenti critici riguardanti le opere piu’ significative e i problemi critici piu’ importanti della Collezione. Con gli stessi intenti di studio e comprensione anche del passato attraverso la contemporaneità e’ nata l’idea delle Committenze Contemporanee. Gli artisti prescelti e le loro opere, realizzate appositamente per questo progetto, non dovranno avere assonanze contenutistiche o di stile o di linguaggio espressivo con l’opera dei maestri cui vengono associati ma, eventualmente, solo riferimenti concettuali, poiche’ l’elemento che unisce gli artisti del passato a quelli del presente e’ il concetto di committenza. Si tratta insomma di ripensare al ruolo attivo della committenza in epoca contemporanea e di assolvere alla missione primaria del Museo, che e’ quella di realizzare una conservazione attiva che conduca alla tutela, all’aggiornamento e alla divulgazione del patrimonio contenuto in esso.

Riesumate le spoglie di Caravaggio per indagare sulla sua morte misteriosa

 Michelangelo Merisi da Caravaggio detto appunto Caravaggio è considerato il primo grande esponente della scuola barocca e uno dei più celebrati pittori del mondo. Nel 1610 Caravaggio, In preda alla febbre per presunte infezioni intestinali, dopo un lungo viaggio per mare, fu lasciato alle cure della locale Confraternita di Porto Ercole che il 18 luglio 1610 certificò la morte avvenuta nel loro ospedale. Il giorno successivo, l’artista fu seppellito nella fossa comune ricavata nella spiaggia e riservata agli stranieri, e che oggi è il retroporto urbanizzato di Porto Ercole. Il problema è che le  cause di morte del grande maestro non sono mai state del tutto accertate e a tutt’oggi rappresentano un vero e proprio mistero.

Nel corso degli anni sono state avanzate numerose teorie circa il decesso di Caravaggio. Molti affermano che l’artista fu assassinato per questioni politico-religiose mentre altri sostengono che sia stato colpito da malaria e successivamente sia stato ritrovato morto su di una spiaggia deserta. Alcuni ricercatori sono invece concordi nel ritenere che Caravaggio sia morto di Tifo appunto nel 1610. Certo è che il grande maestro ebbe una vita burrascosa a causa del suo geniale ma irrequieto temperamento. Il fatto più grave della sua vita si svolse a Campo Marzio, la sera del 28 maggio 1606: l’artista si sporcò dell’omicidio di Ranuccio Tommasoni da Terni.