Pierpaolo Calzolari, Gianni Piacentino e Gilberto Zorio alla Galleria de’Foscherari di Bologna

L’arte povera,dunque. Una delle ultime tendenze della Neoavanguardia riprende la sua spinta espansiva partendo da Bologna, dove nel febbraio del 1968 aveva avuto il suo formale atto di nascita, per irradiarsi in vari centri d’Italia in occasione dei 150 anni compiuti dalla Nazione. L’idea di Germano Celant, che per primo aveva colto la sostanza di nuova vague della tendenza incubata a Torino, accolta dal MAMbo e da altri lungimiranti luoghi deputati dell’arte contemporanea nel nostro Paese, offre l’opportunità di riflettere, a più di quarant’anni di distanza, su un fenomeno entrato clamorosamente nella Storia dell’arte italiana e non solo italiana.

La Galleria de’Foscherari di Bologna, dove, grazie all’intuito tempestivo di Franco Bartoli, che ne era il direttore, e all’acume critico di Pietro Bonfiglioli, consulente culturale della Galleria stessa, l’Arte povera ebbe il suo esordio ufficiale, non poteva esimersi dal contribuire all’evento nella forma più idonea e rispondente allo spirito dalla manifestazione nel suo complesso. Il 24 settembre , giorno successivo della vernice al MAMbo, la de’Foscherari inaugurerà una mostra con opere, accuratamente scelte, di Gianni Piacentino, Gilberto Zorio e Pier Paolo Calzolari. I primi due artisti erano rappresentati nella mostra proposta da Celant alla De’Foscherari, Calzolari invece era assente. Solo successivamente, infatti, l’artista bolognese si affermerà, sempre più consolidandosi, come esponente di primo piano della tendenza poverista, un vero protagonista per la profonda originalità con cui saprà interpretare lo spirito del movimento.

Jannis Kounellis a Cortonantiquaria

Di ritorno, proprio in questi giorni, da un importante appuntamento espositivo e di creazione di nuove opere in Cina, Jannis Kounellis – tra gli artisti italiani, senza tema di smentita – è colui che più di ogni altro ha identificato la propria arte con il viaggio e l’incontro con culture e realtà di ogni parte del mondo. Entro questa sua attitudine, negli ultimi anni egli ha impresso alla sua azione un’accelerazione equivalente alla rapidità dei mutamenti sociali, economici e culturali venutisi a determinare in diversi paesi del pianeta. Kounellis, infatti, ha sviluppato una modalità di concezione e realizzazione delle proprie opere che gli consente, con inedita efficacia, di giungere alla creazione di importanti opere – talvolta di considerevoli dimensioni, connesse strettamente ai luoghi e ai contesti espositivi – in un tempo che solo una qualificata ed esercitata facoltà linguistico-artistica consente di affrontare.

In occasione del conferimento del Premio Cortonantiquaria 2011 di Cortona di cui l’artista Jannis Kounellis è da anni assiduo frequentatore, egli dona alla città l’opera Senza titolo, 2011. Un avvenimento di grande emozione per la città di Cortona, che coniuga, con questo evento straordinario un dialogo, finora inusitato, fra Arte Contemporanea e Antiquariato.

Le annotazioni di Mario Airò

La galleria Vistamare di Pescara inaugura oggi la seconda mostra personale di Mario Airò. Il titolo della mostra “Annotazioni” ci rimanda alla scrittura veloce e improvvisa dell’annotazione, dell’osservazione colta nell’attimo e viene qui presa a prestito per indicare il desiderio di fermarsi alla stenografia asciutta ed essenziale della cosa colta al volo, anche quando questa non riguarda ciò che avviene nel mondo di fuori ma nella fucina delle idee, nel laboratorio della visione.

Segni colti nel momento in cui si affacciano all’attenzione, ancora enigmatici e sospesi, fuori da ogni contesto referenziale, cercano di porsi ed esporsi rimanendo fedeli a sé stessi e alla polisemanticità che li ha generati. I lavori pensati e realizzati da Mario Airò per questa mostra, anche se all’apparenza errabondi tra stili e materiali differenti, hanno in comune questo tratto distintivo. Nel disporsi all’interno delle varie sale della galleria, questi mantengono leggerezza di tocco e nonchalance, andando anche a sovrapporsi come presenze ‘neutre’ ma non mute nelle sale caratterizzate dagli interventi permanenti di E. Cucchi, A. Garrutti e G. Zorio, con i tre lavori della serie “Muse”, costruiti a partire da frammenti audio delle voci di Schwitters, Duchamp e Beuys che lallano eteree al di sopra delle nostre teste e ci accompagnano nel percorso della mostra.

Seconda parte di “Invito al viaggio” al Museo Pecci di Milano

Dal 17 febbraio 2011 il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato presenta la seconda parte del progetto INVITO AL VIAGGIO | PROPOSTE DALLA COLLEZIONE DEL MUSEO ospitato nello spazio milanese del Museo in Ripa di Porta Ticinese.

Le opere di Loris Cecchini, Enzo Cucchi, Remo Salvadori e Gilberto Zorio – artisti a cui in passato il museo pratese ha dedicato ampie mostre personali – si inseriscono all’interno del percorso espositivo tracciato nella prima parte del progetto e si affiancano agli “ambienti” di Pinot Gallizio, Fabio Mauri, Mario Merz e Superstudio, aggiornando e integrando la collezione in vista dell’esposizione permanente delle opere nella sede museale di Prato, il cui ampliamento è attualmente in corso di realizzazione e sarà ultimato nel 2012.

Un Invito al viaggio dal Museo Luigi Pecci di Milano

Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato è lieto di annunciare la riapertura dell’attività nella sede espositiva distaccata del Museo Pecci Milano. Dopo l’anteprima della primavera scorsa dedicata a Dark Matter, lavoro inedito di Nio Architecten – autori del progetto di ampliamento della sede museale di Prato che è attualmente in corso di realizzazione e sarà ultimato nel 2012 – il suggestivo spazio espositivo situato in Ripa di Porta Ticinese sul Naviglio grande inaugura, giovedì 16 dicembre alle ore 18.00, la mostra INVITO AL VIAGGIO. PARTE 1 | PROPOSTE DALLA COLLEZIONE DEL MUSEO: AMBIENTI, curata da Stefano Pezzato e dedicata alla collezione del Museo con opere di Pinot Gallizio, Fabio Mauri, Mario Merz, Superstudio.

L’ampio edificio di archeologia industriale – il cui utilizzo gratuito è stato ottenuto grazie a un accordo del Centro Pecci con un privato – funzionerà per due anni, durante i lavori d’ampliamento della sede di Prato, da “vetrina” nazionale per l’arte contemporanea e le attività d’eccellenza prodotte in Toscana, il cui ente regionale sostiene il progetto milanese attraverso l’agenzia Toscana Promozione, a partire dall’esposizione e valorizzazione del patrimonio di opere raccolte dal Museo pratese in oltre vent’anni di attività.

MACRO, Tutte le novità per l’estate 2010

Il nuovo ciclo espositivo che si inaugurerà dal 27 maggio sarà conferma della vocazione del Museo alla trasversalità del contemporaneo, in uno spazio architettonico da ora completamente rinnovato e segnato dall’importante opera permanente di Daniel Buren, simbolo e indice di un nuovo modo di concepire la struttura e gli ambienti.

La programmazione del MACRO di Via Reggio Emilia ripropone così la propria identità sfaccettata volta alla molteplicità e diversificazione delle proposte culturali e all’intreccio di generazioni e tipologie di pubblico, articolando i propri spazi grazie a interventi artistici spesso per essi concepiti. Al Museo d’Arte Contemporanea di Roma saranno presenti le opere di: Aaron Young, Jacob Hashimoto, Jorge Peris, João Louro, Gilberto Zorio, Luca Trevisani, Alfredo Pirri.