Se la fotografia digitale ha nostalgia di quella analogica

Una foto scattata con Hipstamatic per iPhone

C’era una volta la fotografia analogica. Sembra un inizio nostalgico ma purtroppo è così, il mercato del digitale ha in breve tempo soppiantato una storia ultracentenaria fatta di acidi, pellicole e liquidi di fissaggio. La Polaroid ha lasciato in vita solo un piccolo ricordo delle sue storiche pellicole istantanee, qualcosina è ancora disponibile in casa Fuji. La Kodak da par suo ha eliminato molte celebri emulsioni e si prepara a cancellarne la restante parte. Agfa e Ilford fanno ormai parte di una gloriosa storia.

Per quanto riguarda le macchine fotografiche, anche le più note aziende come Canon, Nikon, Leica e persino Hasselblad hanno abbracciato il digitale in quella che sembra essere una strada senza ritorno. Nessuno ha più voglia di aspettare lo sviluppo delle foto al minilab, in pochi (ma buoni) hanno ancora la voglia di chiudersi in camera oscura per sviluppare e stampare manualmente. Eppure gli appassionati dell’analogico sono sempre di più e hanno preso la buona abitudine di acquistare vecchie (ma sempre buone) macchine su Ebay o procacciarsi le migliori Toy Cameras del momento via internet.

Damon Winter, un iPhone nel mondo della fotografia Fine Art

Tutti i fotografi professionisti e gli artisti che lavorano con questa meravigliosa tecnica sono anche dei profondi conoscitori del mezzo. Tra obiettivi, filtri, luci e diverse tipologie di pellicola (ancora per poco visto il ritiro dal mercato della mitica emulsione Kodachrome), ci si trova sempre più indaffarati, alla ricerca di una meta ambita, vale a dire un meraviglioso scatto capace di raggiungere la perfezione. Ed eccolo lì, il sudato esempio di Fine Art Photography, soggetto attentamente studiato, luce perfetta, ottimo contrasto ed una giusta profondità di campo.

Dopo lo scatto bisogna poi andarci giù duro con Photoshop, regolare i toni e quanto altro per far risaltare al meglio il lavoro svolto.  Va da sé che tutte queste attrezzature costano tanti bei soldini ed i trucchi imparati durante anni ed anni di pratica difficilmente vengono svelati ad altri fotografi. E se un giorno tutta questa sapienza (che poi era doppia ai tempi della camera oscura e degli anni d’oro della pellicola) venisse riassunta da un piccolo aggeggio in grado di riassumere tutto in poco tempo e con poca fatica? andreste su tutte le furie, ne siamo certi. Stessa cosa è accaduta ai colleghi di Damon Winter, vincitore del terzo posto al prestigioso Picture Of The Year International con la sua serie fotografica A Grunt’s Life.

Una galleria a Londra dedica una mostra a Hipstamatic, la Toy Camera digitale

Prima c’erano la Holga, la Diana e tante altre piccole Toy Cameras che facevano un mucchio di immagini dal gusto vintage e che tanto ricordavano le immagini rubate nelle gite in famiglia o ai compleanni dei nostri cari negli anni ’70.  Oggi la rivoluzione del digitale sembra aver seppellito le varie Polaroid e compagnia cantante ed il tracollo della pellicola con i suoi costi improponibili non è stato certo un aiuto all’intera situazione. La malinconia di quelle immagini è però un dolce ricordo e quei colori irreali sono ancor oggi amati da centinaia di migliaia di persone, molti li preferiscono ai normali colori prodotti dalle macchine digitali forse perché il digitale spesso mostra la realtà cosi com’era al tempo dello scatto e  non come ci piacerebbe ricordarla.

Ebbene per qualche assurdo ma piacevole scherzo del destino le Toy Camera sono tornate in auge negli ultimi mesi grazie ad un App per iPhone, ed altre devices prodotte dalla Apple, che prende il nome di Hipstamatic. Questa fedele replica di una Toy Camera permette all’utente di cambiare obiettivi, flash e pellicole, tutto in maniera virtuale e di produrre in seguito delle fantastiche foto-vecchio-stile sempre diverse che possono essere stampate con ottimi risultati.