Saatchi si ritira e dona la sua Gallery alla città di Londra

Charles Saatchi ne ha combinata un’altra delle sue ma stavolta a fin di bene. Il celebre mercante d’arte, nonché vero e proprio motore della Young British Artists, ha infatti incredibilmente deciso ritirarsi dalle scene di donare al Regno di Inghilterra la sua Saatchi Gallery di Londra. Quindi prossimamente la celebre galleria diventerà Il London Museum Of Contemporary Art, unendosi così ad altri prestigiosi musei del contemporaneo sparsi per il mondo. Sicuramente i cittadini britannici saranno contenti di questa scelta e l’edificio di per sé è un bellissimo spazio dedicato all’arte che ogni hanno riesce a raggiungere un vasto bacino di visitatori.

Ovviamente in tutto questo rotear di baci ed abbracci, sorge una questione assai spigolosa. Il problema è grosso modo lo stesso che abbiamo noi in Italia (e che Globartmag ha sollevato mesi fa parlando del Maxxi) e sarebbe a dire la collezione permanente del museo. In tutti questi anni la Saatchi Gallery, nella speranza di scoprire nuovi e scintillanti talenti, ha organizzato un’enorme quantità di mostre con molte buone opere ed un mare di manifestazioni creative decisamente mediocri, mettendo in luce una linea espositiva incoerente e frammentata.

Jake e Dinos Chapman alla Project B di Milano

La ProjectB di Milano presenta Il sole splenderà brillante sul vostro cadavere marcio mentre le vostre ossa risplendono al chiaro di luna, mostra personale di Jake e Dinos Chapman il prossimo 25 maggio 2010. Gli artisti inglesi, noti come Fratelli Chapman, lavorano insieme dal 1992, anno in cui si sono diplomati presso il Royal College of Art di Londra.

I fratelli Chapman si esprimono con forme artistiche diverse: disegno, acquaforte, pittura, scultura e con installazioni a grandezza naturale. Attraverso il versatile e virtuosistico utilizzo di medium differenti e riferimenti alla storia dell’arte, i loro lavori descrivono un universo di tortura, violenza, orrore, sesso e manipolazione genetica. Un mondo in cui lo spettatore diventa un voyeur che assiste pietrificato a uno scenario che si fa beffe di qualsiasi accenno di sentimentalismo e fa capire che, si’, e’ possibile estetizzare l’orrore.

Johnnie Shand Kydd, il fotografo dei Young British Artist espone al Madre

Il fotografo britannico Johnnie Shand Kydd (1959) e’ stato il biografo visivo dei famosi e scandalosi Young British Artists che si sono affermati internazionalmente durante lo scorso decennio nell’orbita delle piu’ importanti gallerie londinesi: Damien Hirst, Tracey Emin, Sarah Lucas, Jake e Dinos Chapman, Sam Taylor Wood, per nominarne solo alcuni.

Artisti famosi, controversi e spesso irriverenti, delle vere e proprie popstar dell’arte contemporanea che Shand Kydd ha seguito e intrappolato nel suo obiettivo. Li fotografava nei loro atelier mentre lavoravano, durante i party mentre ballavano o si ubriacavano (spesso), li fotografava mentre scherzavano, mentre si baciavano, mentre firmavano autografi, mentre passavano l’aspirapolvere attorno alla loro ultima opera, come l’italiano Maurizio Cattelan alla Royal Academy of Arts con la sua La nona ora, l’installazione dove si vede un papa Wojtyla di cera colpito da un meteorite.