Marilyn Flop, filmino segreto invenduto e statua rifiutata dal pubblico

Strane cose succedono ai miti dello star system. Molti si improvvisano artisti, altri musicisti, altri ancora si lasciano divorare dalle più bizzarre manie e quando passano a miglior vita, secondo l’immaginario collettivo, si recano su quella famosa isola dove si nasconderebbero i vari Marlon Brando, Elvis Presley, James Dean e compagnia cantante. Ovviamente la pop icon defunta diviene una vera e propria immagine-culto, una sorta di santone da venerare che ha le sue belle reliquie da collezionare.

Una delle star più venerate in assoluto è certamente Marilyn Monroe, immortalata da grandi fotografi ed artisti come Andy Warhol. In questi ultimi giorni la bella Marilyn è stata però oggetto di alcune vicende che non fanno altro che confermare le bizzarrie legate alle grandi stelle. Come tutti sanno esiste un celebre film erotico girato nel 1947 su pellicola 8 millimetri che raffigura una giovane Marilyn ancora agli inizi. Il film in questione è di proprietà di un collezionista spagnolo, tale Mike Barsa, che si dichiara in possesso di due documenti attestanti la genuinità del filmato.

James Franco e le lezioni al MoMA

Chi ha ancora voglia di ascoltare qualche barzelletta su James Franco ed il mondo dell’arte contemporanea? Ovviamente noi non raccontiamo storielle e sinceramente pensiamo che questa storia dei divi di Hollywood e delle popstars i quali cercano ostinatamente di entrare nel mondo dell’arte visiva, abbia un poco passato la misura. Eppure loro, gli attori ed i grandi cantanti, non hanno intenzione di limitarsi al loro campo d’azione ma tentano ogni giorno di irrompere in ciò che non gli compete.

Ecco quindi che Sylvester Stallone inizia a dipingere, Lou Reed a Fotografare, David Byrne a creare installazioni e la peperina Lady Gaga a spacciare i suoi concerti in vere e proprie performance. Ma noi eravamo fermi al nostro James Franco.

Alla Biennale di Venezia c’è anche James Franco contro James Dean

Ammettiamolo, noi di Globartmag lo abbiamo preso in giro per parecchio tempo, lo abbiamo inserito anche in un articolo che parlava delle aspirazioni artistiche delle star di Hollywood. Eppure il buon vecchio James Franco ce l’ha fatta sotto il naso ed è riuscito ad arrivare fino alla Biennale di Venezia. Ora potrete anche dire: “quando sei ricco e famoso tutti ti concedono tutto” ma questo è il dorato mondo dell’arte baby e non puoi farci niente.

Partendo dalla prima mostra personale da Peres Project di Berlino fino all’ultima da Gagosian Beverly Hills, Franco arriva a Venezia più agguerrito che mai e sempre più determinato ad entrare nel giro degli artisti che contano. D’altronde la cosa non ci pare molto difficile visto che negli ultimi tempi l’arte contemporanea è sempre più vicina ad una forma di spettacolo un poco più diluita e melensa .Il progetto prende il titolo di Rebel e sarà curato da Dominic Sidhu.

Fashion on Paper: DROME magazine presenta IN DREAMS – A TRIBUTE TO THE ODD 50’S, performance site specific di Christian Rainer

Dal 30 Gennaio al 2 Febbraio, nell’ambito di AltaRoma AltaModa, FASHION ON PAPER torna a Roma, al Tempio di Adriano, con una seconda edizione ancora più ricca e coinvolgente. Il Festival chiama a raccolta una scelta di riviste di moda e arte della scena nazionale e internazionale, che si distinguono per forza espressiva, capacità di indagine nei contenuti crossover, velocità nel captare le tendenze. DROME magazine, nuovamente fra questi, sarà presente con il numero in corso: DROME 16 – outlaw/fuorilegge.

Le riviste non solo accoglieranno i visitatori nei propri spazi ma, alcune di loro, proporranno anche degli eventi: talk, installazioni, dj set e performance live. E’ questo il caso di DROME che, con PHLEGMATICS, presenta un straordinaria perfomance site specific di Christian Rainer, artista visivo e musicista tra i più apprezzati della sua generazione. IN DREAMS – A TRIBUTE TO THE ODD 50’S, questo il titolo del lavoro, avrà luogo Martedì 2 Febbraio alle 20.15. IN DREAMS sarà una rappresentazione canora e stilistica, dalle forti suggestioni psychobilly, che immergerà gli spettatori nei favolosi anni ’50: una dimensione perduta, fatta di caratteristici look e acconciature, di canzoni d’amore e perdizione, come si potevano ritrovare in certi locali fumosi dell’epoca.