OLIVIER MOSSET – ZZ

BASE/Progetti per l’arte presenta dal 18 dicembre un nuovo lavoro di Olivier Mosset appositamente ideato per Firenze dal titolo ZZ. Tre nuove opere, una scultura, un wall painting e una fotografia, sono gli elementi per stabilire una relazione inedita all’interno dello spazio di Base, con cui aprire una riflessione sull’esigenza e natura dei luoghi d’arte oggi.

Come afferma l’artista stesso: Il wall painting è un lavoro che ho presentato più volte ed è per me sempre un’esperienza nuova, visto che è realizzato in ambienti e contesti diversi. Per me la pittura in generale è una sorta d’illustrazione o un tipo di decorazione e con la mia parete monocroma voglio realizzare un esempio più radicale di decorazione. La fotografia, invece, è un’immagine serigrafata di una motocicletta Harley Davidson. Anche se è una foto, per me si costituisce come una “scultura” perchè nasce da una “personalizzazione” di questo stesso oggetto.

Ebraismo ed arte contemporanea a New York

Dal 13 settembre 2009 al 7 febbraio 2010 il Jewish Museum di New York presenta Reinventing Ritual: Contemporary Art and Design for Jewish Life, prima grande mostra internazionale che indaga sul fenomeno dell’arte e del design associato alla ritualità religiosa ed alla vita quotidiana del mondo ebraico.

La mostra presenta al pubblico 60 innovative opere create tra il 1999 ed il 2009 da artisti internazionalmente riconosciuti. Incredibilmente vasta è la quantità dei differenti media e  tecniche usati per comporre ogni opera, i visitatori avranno infatti l’opportunità di visionare esempi straordinari di industrial design, architettura, installazione, video, disegno, gioielleria, ceramica, fumetto, scultura e oggetti in tessuto che rivelano le connessioni tra la libertà creativa e la cultura ebraica.  Un sapiente mix di artisti emergenti ed artisti affermati formano un folto gruppo di 56 esponenti provenienti da America, Israele, Europa e Sud America, tra i nomi di spicco svettano Oreet Ashery, Jonathan Adler, Helène Aylon, Deborah Grant, Sigalit Landau, Virgil Marti, Mierle Laderman Ukeles, Karim Rashid, Galya Rosenfeld, Lella Vignelli, e Allan Wexler

In mostra l’arte trafugata dai nazisti

Jan Steen - Il sacrificio di Ifigenia

New York –  50 dipinti dei maestri olandesi trafugati dai nazisti durante la seconda guerra mondiale  verranno esposti domenica al Jewish Museum di New York. I dipinti furono un tempo di proprietà di  Jacques Goudstikker, mercante d’arte di religione ebraica morto nel 1940 mentre era in fuga dalla invasione dei nazisti in Olanda. Dopo la morte di Goudstikker gli 800 dipinti della sua collezione furono trafugati dal braccio destro di Hitler : Hermann Goering che li aggiunse alla sua collezione d’arte privata.

Nel 2006 il governo olandese dopo 10 anni di battaglie legali ha restituito 200 dipinti  a Marei von Shaer unica erede della famiglia Goudstikker.

“Finalmente l’errore è stato corretto” ha commentato Marei von Saher ” questo è uno dei giorni più felici della mia vita”

Anche se i 200 dipinti sono tornati alla base, la buona parte della collezione Goudstikker è ancora in giro per il mondo come conferma Lawrence Kaye, legale dell’ereditiera Marei Von Shaer.