Ragnar Kjartansson – Me and My Mother

EX3, Centro per l’arte contemporanea di Firenze inaugura giovedì 1 luglio 2010 la personale di Ragnar Kjartansson (Reykjavík, Islanda 1976), artista e performer poliedrico, il cui lavoro coinvolge molteplici mezzi espressivi: il video, la scultura, la musica, il disegno, la pittura alla cui origine si trova sempre l’aspetto performativo.

Le sue opere si distinguono per la compresenza di sentimenti contrastanti: tristezza e felicità, orrore e bellezza, dramma e humor. Dotato di una straordinaria capacità di coinvolgimento emotivo, Kjartansson, dà vita a complesse e, allo stesso tempo, rudimentali mise en scène, tese a fare coincidere, sulla scia dell’esperienza romantica, arte e vita alla ricerca “di una soluzione artistica all’enigma dell’esistenza”.

Shanghai prepara la sua biennale

Quattordicesimo anno di attività per la Shanghai Biennial che il prossimo ottobre 2010 lancerà la sua ottava edizione. Certo potrebbe essere ancora presto per parlarne, ma i vertici della manifestazione hanno già reso noti alcuni particolari salienti e noi vorremmo quindi tenervi informati su queste novità.

Dopo aver focalizzato nel 2003 la sua attenzione sulle metropoli la biennale, in ogni sua edizione, ha scandagliato i vari aspetti dell’urbanizzazione. Nel 2008 ad esempio, l’edizione denominata Trans-local-motion aveva puntato i riflettori sull’abbandono del contesto rurale a favore della città e viceversa, consuetudini che in qualche modo riorganizzano le strutture societarie di una nazione. Il problema è che quest’anno anche la Shanghai Expo ha spostato la sua attenzione su tematiche riguardanti la vita metropolitana, quindi la Biennial ha deciso giustamente di differenziare la sua offerta.

Quarto appuntamento di SPIRITO, è la volta di Domenico Mangano

Prosegue presso il Complesso Santo Spirito in Sassia in Roma il progetto S P I R I T O ideato e curato da Valentina Ciarallo e Pier Paolo Pancotto e promosso da Giubilarte Eventi che, avviato nel novembre 2008, propone alcune delle presenze più significative nel panorama creativo nazionale ed internazionale (alcune delle quali approdano per la prima volta a Roma o in Italia in forma individuale) mettendole a confronto con uno spazio espositivo eccezionale, lo storico complesso ospedaliero fondato nell’ottavo secolo d.C. e definito nel suo aspetto attuale nella seconda metà del Quattrocento sotto il pontificato di Sisto IV.

Ciascun autore è chiamato a ideare un progetto site specific variabile sotto il profilo della durata (uno o più giorni) e della natura operativa (visivo, performativo, plastico, musicale…). Il quarto appuntamento è stato affidato a Domenico Mangano (Palermo, 1976), già da tempo attivo sulla scena espositiva internazionale che comprende tra l’altro mostre personali al Museo Hendrik C. Andersen, Roma (2008), e la partecipazione a La Folie de la Villa Medicis, Roma, Accademia di Francia (2001); Exit, Torino, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (2002); Manifesta 4, Francoforte (2002); Modern times, Nuoro, Man (2005); XIV Quadriennale, Roma (2005); Italics, Venezia – Chicago (2008 – 2009); Passaggi in Sicilia, Palazzo Riso, Palermo (2009).

Transart 09

E’ a settembre che soffia il vento del contemporaneo. Progetti sperimentali, concerti, teatro-danza, videoconferenze, performance letterarie e spettacoli multimediali compongono il multiforme programma di Transart09, che attraverserà Bolzano dall’11 settembre al 9 ottobre.

La musica contemporanea di Martin Matalon, Wolfgang Rihm e Paul Hindemith, nell’esecuzione dell’International Ensemble Modern Academy, sarà la trama sonora di due pellicole di culto nel loro genere: Un Chien Andalou di Salvador Dalì diretto da Luis Buñuel e Im Kampf mit dem Berge di Arnold Fanck. Un’inaugurazione all’insegna della più stretta interazione tra generi artistici, quella dell’11 settembre all’Ex Alumix, sede inedita per il Festival. Situato nella zona industriale di Bolzano, sarà il cuore di questa nuova edizione.

Ancora sulla Biennale di Venezia, nominati gli artisti che rappresenteranno l’Ucraina e il Portogallo

Il Ministero della Cultura e del Turismo dell’Ucraina assieme al PinchukArtCenter hanno annunciato che Illya Chichkan, artista ucraino e Mihara Yasuhiro, di nazionalità giapponese rappresenteranno in cooperazione l’Ucraina alla 53esima Biennale di Venezia. Il titolo del progetto sarà Steppes of Dreamers e vedrà il supporto di Peter Doroshenko, direttore artistico del PinchukArtCenter.

Il progetto artistico esaminerà il passato, presente e futuro del paesaggio eurasiatico attraverso metafore cinematografiche ispirate dal regista ucraino Kira Muratova. L’installazione che avrà grandi dimensioni sarà esposta dentro e fuori gli spazi del Palazzo Papadopali.