C’è la crisi è vero ma sentir parlare di mancanza di fondi in un settore di lusso come quello delle aste sembra proprio un controsenso bello e buono. Sta di fatto che in questi ultimi mesi un colosso come Sotheby’s ha maltrattato i suoi lavoratori che a loro volta hanno risposto con una dura stagione di proteste. Tutto è cominciato a New York verso la fine d’agosto dello scorso anno. Circa 43 lavoratori del gigantesco brand internazionale hanno dato vita ad uno sciopero causato dal mancato rinnovamento del loro contratto, scaduto verso la fine di luglio.
I lavoratori del Teamsters Local 814 hanno successivamente iniziato un picchetto di protesta, realizzando ad oggi il più longevo sciopero della storia di Sotheby’s. In sostanza questo agguerrito team appartiene alla categoria dei movimentatori, un profilo altamente specializzato che si occupa di “maneggiare” e spostare fisicamente le preziose opere messe in vendita dalla casa d’aste.