Michal Rovner, l’arte unisce Israele e Palestina

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Difficile trarre conclusioni sul conflitto che da decenni impegna Israele e Palestina in un duro gioco delle parti che più volte è stato macchiato dal sangue di vittime innocenti da ambo le parti. In questi ultimi giorni l’israeliana Michal Rovner ha tentato di analizzare l’intera situazione tramite la pratica artistica, evidenziando le difficoltà e le speranze di un processo di pace che tutto il mondo attende con ansia.

Michal Rovner ha portato al Louvre di Parigi  il suo progetto Histories (in visione fino al prossimo 15 agosto) che si espande in tre spazi del museo, vale a dire Il Cour Napoleon,  il Dipartimento delle Arti orientali ed il Louvre medievale. Questi tre luoghi sono stati invasi da altrettante installazioni site-specific che riescono ad aprire un profondo dialogo tra la prestigiosa istituzione e le esperienze politico-sociali di due civiltà con un grande passato.

Swoon, Phlegm, Ewok ed Emol, nuove avventure estive per la Street Art

Swoon

Lo avevamo detto noi che d’estate la Street Art ha una marcia in più ed a conferma di ciò i vari protagonisti di questa spettacolare forma artistica sono in giro per il mondo con l’obiettivo di compiere numerose azioni creative. Partiamo da Swoon, protagonista della street art al femminile che è attualmente impegnata ad installare una grande opera nella hall centrale del New Orleans Museum of Art.

Nella sua nuova opera intitolata Thalassa, l’artista ha deciso di cogliere i profondi legami tra la città di New Orleans, il mare e la mitologia greca. L’installazione di Swoon al NOMA sarà inaugurata il prossimo 10 giugno e rimarrà in visione fino al 25 settembre 2010.  Nel frattempo Israele sembra divenuta la patria della street art. Sarà forse grazie alla fama di Tel Aviv, città aperta 24 ore su 24 e patria del divertimento, sarà per la commistione di razze, popoli e religioni. Sta di fatto che ultimamente nomi come Utah ed Ether hanno scelto di spostarsi proprio in Terra Santa per ricoprire le strade con le loro caleidoscopiche creazioni.

Julian Schnabel e Rula Jebreal infiammano Israele

In questi giorni il celebre artista e filmmaker Julian Schnabel ha sollevato un vespaio di polemiche a causa della premiere americana del suo ultimo film Miral, una pellicola controversa sul conflitto tra Israele e Palestina. Miral è tratto dal romanzo La strada dei fiori di Miral (2004) della giornalista e scrittrice israeliana naturalizzata italiana Rula Jebreal, attuale compagna di Schnabel.

L’artista ha quindi deciso di organizzare la prima di Miral al quartier generale delle Nazioni Unite di New York lo scorso lunedì. A questo punto Israele si è fermamente opposta alla proiezione del film ed il vice capo della delegazione diplomatica di Israele all’Onu Haim Wachsman ha dichiarato: ”il film propone la versione palestinese del conflitto. La posizione di Israele invece è rappresentata sotto una luce molto negativa”.