Provaci ancora Hadid, inaugurato il nuovo Aquatic Center a Londra

Londra è ormai lanciatissima in previsione delle prossimi giochi olimpici del 2012. Un florilegio di nuove strutture, sta sorgendo in tutta la città e numerosi eventi artistici (di cui abbiamo già parlato nei precedenti articoli) sono già stati programmati con largo anticipo. In questi ultimi giorni è inoltre stata inaugurata una nuovissima struttura sportiva, creata da una grande archistar. Stiamo parlando della grande Zaha Hadid, che nel giro di pochi mesi è riuscita a portare a termine una serie di entusiasmanti progetti.

Il penultimo è stato il Riverside Transport Museum di Glasgow in Scozia che ha sciorinato delle linee marcatamente zigzaganti al posto delle consuete sinuosità disegnate dal grande architetto. Ebbene l’ultimo progetto in ordine di tempo è l’Aquatics Centre di Londra, un complesso studiato ad hoc per le olimpiadi che è costato la bellezza di 269 milioni di sterline, cifra decisamente sbalorditiva. Il progetto segna il ritorno alle consone morbidezze che hanno reso celebre l’archistar in tutto il mondo, anzi il nuovo complesso acquatico è talmente arrotondato da sembrare un enorme pesce, a cui per ora sono state apposte delle appendici per contenere i 15.000 posti a sedere extra richiesti dai giochi olimpici.

Alissa Walker ed il disastro dei siti web delle archistar

Alissa Walker è il nome di un’intraprendente ragazza che recentemente ha creato una sorta di Facebook dell’architettura chiamato Architizer. In alcuni suoi recenti post Alissa ha posto una domanda alquanto insolita e divertente: Perchè i più grandi architetti del mondo non riescono a creare dei siti web decenti? La domanda è decisamente piccante e la ragazza continua offrendo alcuni consigli che renderebbero i siti incriminati un tantino più user friendly, ma andiamo a leggere cosa ha scritto Alissa Walker.

Gli architetti sono ormai padroni assoluti dell’interattività. Le loro creazioni offrono ricche esperienze per gli utenti che si trovano a transitarvi all’interno. Ma se gli architetti disegnassero gli edifici nello stesso modo in cui disegnano i loro siti web allora saremmo tutti nei guai seri. Tra le grosse falle dei websites degli archistars c’è un largo uso di animazioni Flash che rendono i siti accattivanti ma incredibilmente lenti e macchinosi e sono impossibili da visitare se si naviga con un telefonino.

Peter Zumthor, il perfetto sconosciuto

Peter Zumthor non è certamente una celebrità, non è stato chiamato a progettare famosi musei o concert halls e non è conosciuto all’interno della cerchia dei più conosciuti archistar. Inoltre l’architetto Peter Zumthor non ha progettato molti edifici, l’unico suo lavoro di rilievo è legato allo sviluppo dei meravigliosi bagni termali di Vals in Svizzera.

Insomma il nostro beniamino ha vissuto relativamente nell’ombra per 30 anni in un villaggio tra le montagne svizzere. Ma lo scorso lunedì l’architetto ha vinto a sorpresa il Pritzker Prize 2009, il massimo riconoscimento nel campo dell’architettura. La giuria ha così motivato la scelta “Zumthor progetta edifici di grande integrità, liberi dalle mode del momento. Egli scarta la maggior parte dei progetti che gli vengono commissionati scegliendo solamente quelli con cui sente una profonda affinità. La sua devozione al progetto è totale, egli segue infatti il suo lavoro nei minimi dettagli”.