The Panza Collection. Conceptual Art al Mart di Rovereto

 Con la mostra The Panza Collection. Conceptual Art, il Mart di Rovereto rende omaggio ad uno dei piu’ grandi collezionisti internazionali del secondo dopoguerra, di recente scomparso: Giuseppe Panza di Biumo, grande sostenitore del Mart fino dalla metà degli anni Novanta, e tra i primi collezionisti ad aver concesso parte del loro patrimonio in deposito a lungo termine al Museo.

La mostra, programmata e progettata da Gabriella Belli insieme a Giuseppe Panza nel 2008, vedrà la luce nella formulazione originale pensata dallo stesso collezionista, che, come e’ noto a coloro che hanno avuto l’onore di lavorare con lui, ha sempre progettato fin nei minimi dettagli tutte le esposizioni dedicate ai lavori della sua vastissima collezione. L’idea di una mostra che avesse come oggetto le opere di arte concettuale presenti nella sua collezione, e’ nata dall’esigenza – con lui condivisa – di ripensare al deposito a lungo termine attualmente presente in museo, selezionando alcune nuove opere, con particolare riferimento all’arte concettuale, tendenza piu’ che mai attuale.

Alex young a Londra, Mario Nigro a Milano e Robert Irwin a San Diego

Vorremmo consigliarvi 3 mostre in giro per il globo che vale la pena visitare, offerte creative dall’Italia, dall’Inghilterra e dagli Stati Uniti. Quindi se vi trovate in quei luoghi vi consigliamo caldamente di darci un’occhiata. Si parte con le nuove opere di Alex Young, astro nascente della scena dell’arte contemporanea inglese. L’artista si getta oltre le barricate dell’illustrazione, della pittura e del graffiti, investigando il fenomeno sociale dell’alter ego. Il titolo dell’evento è A.K.A. ed è organizzato dalla London Miles Gallery e si aprirà il 1 aprile 2010. La mostra ospita inoltre diverse installazioni ispirate dall’amore di Young per i tatuaggi e dal macabro fascino dei calaveras, i celebri teschi messicani del giorno dei morti.

La galleria A arte Studio Invernizzi di Milano presenta invece una mostra personale di Mario Nigro dedicata a sedici opere di grandi dimensioni – per la prima volta riunite in uno spazio espositivo privato – dei cicli Spazio totale degli anni Sessanta, Ritratti e Dipinti satanici della fine degli anni Ottanta.

James Turrell e le sua light art al Kunstmuseum Wolfsburg

 Grazie ad una collaborazione con il Kunstmuseum Wolfsburg, il light arist americano James Turrell ha realizzato la sua più grande installazione di sempre in un contesto museale. Si tratta di una composizione alta 11 metri che copre più di 700 metri quadrati di superficie espositiva ed è intitolata Ganzfeld Piece:Bridget’s Bardo. L’installazione è in realtà una costruzione divisa in due parti, tali camere interconnesse sono denominate Viewing Space e Sensing Space, le due camere sono completamente vuote eccezion fatta per la luce colorata e cangiante che le invade.

Il Kunstmuseum Wolfsburg ospiterà quest’installazione dal prossimo 24 ottobre in poi nel corso della mostra Wolfsburg project, dove saranno presentate anche una serie di altre opere di Turrell, la manifestazione rappresenterà un evento unico per quanto riguarda la presenza in Germania del celebre artista. I fruitori della maestosa opera di Turrell potranno accedere al suo interno attraverso una ripida rampa che dal piano superiore si affaccia sul Viewing Space, gli spettatori saranno quindi immersi in un sublime bagno di luce e potranno sperimentare con tutti i loro sensi il dissolvimento degli elementi architettonici dello spazio all’interno di un campo visivo omogeneo che crea un senso di disorientamento.