Hema Upadhyay allo Studio la città di Verona

La mostra “The Princesses’ Rusted Belt“, ospitata dalla galleria Studio la città di Verona a partire dal 10 dicembre 2011, vedrà protagonisti lavori di grandi e piccole dimensioni dell’indiana Hema Upadhyay – da poco in mostra anche al Centre Pompidou di Parigi – che presenterà per l’occasione una nuova installazione, opere a parete e sculture di ridotte dimensioni, insolite per l’artista. Hema Upadhyay vive e lavora a Mumbai, dopo un esordio presso Studio la Città, ha esposto a Parigi, Tokyo, Roma e in molti musei internazionali.

L’installazione proposta, verrà presentata in Italia per la prima volta e sarà composta da circa 300 uccelli in creta decorati a mano, circondati da 6 pannelli dipinti, a parete. The Princesses’ Rusted Belt, è anche il titolo dell’opera principale in mostra e trae spunto da una vicenda avvenuta in India nel 1960. Princess Mills infatti era il primo mulino tessile di Bombay, il primo di una lunga serie a chiudere in quegli anni.

Roberto Pugliese – Soniche Vibrazioni Computazionali

Sabato 19 marzo alle ore 19:00 Studio La Città di Verona (Lungadige Galtarossa, 21) inaugua la mostra Soniche Vibrazioni Computazionali, personale del giovane artista napoletano Roberto Pugliese a cura di Valentina Tanni.

Siamo abituati a vedere la tecnologia come il mezzo per raggiungere un fine. Tuttavia, se da un lato la consideriamo un semplice dispositivo per risolvere problemi, allo stesso tempo la carichiamo di simbologie, aspettative e paure. Ma mentre eravamo impegnati a cercare di definirla, è successo qualcosa che ha cambiato le carte in tavola, modificando per sempre lo scenario: tecnologie ed esseri umani sono diventati intimi. Con l’avvento dei personal computer, e poi con la miniaturizzazione dei circuiti elettronici – per non parlare di protesi e biotecnologie – abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con le macchine a un livello diretto ed empatico: sono entrate a far parte della nostra vita quotidiana, modificando i pensieri, i gesti, le abitudini, mediando i rapporti interpersonali.

Sophy Rickett è l’Icona di Art Verona 09

 Con ICONA, ArtVerona dà evidenza e riconoscimento alle gallerie espositrici, che della fiera sono anima ed espressione. Lo fa acquisendo un’opera che simbolicamente rappresenta la fiera stessa, nel suo essere manifestazione che contribuisce ad esprimere valori e tendenze dell’arte contemporanea.

Fra le proposte pervenute, la commissione selezionatrice ne seleziona dieci e indica quella che, a suo giudizio, risulta più significativa, sia per la qualità artistica e l’espressività simbolica, sia per il rapporto tra suo valore e prezzo.
Nel 2006, il riconoscimento è andato a Jumping-Carousel dell’artista Julia Bornefeld, rappresentata in fiera da Antonella Cattani contemporary art di Bolzano.

Art Cologne torna con delle novità

Fiere, fiere ed ancora fiere, si apre oggi la 43esima edizione di Art Cologne che continuerà sino al 26 aprile in cinque giornate dedicate all’arte moderna e contemporanea. 180 gallerie tedesche ed internazionali offriranno un’ampia e ricca selezione di opere d’arte.

Come ogni altra manifestazione fieristica, tanto per cambiare anche Art Cologne ha deciso appunto quest’anno di cambiare formula, mescolando un poco le carte in tavola. Gli spazi espositivi saranno più compatti e più concentrati ma di chiara fruizione. La sezione New Talents dedicata ai giovani artisti è stata rinominata con grande impegno intellettivo New Positions, evidentemente anche i tedeschi sono diventati schiavi del sistema cambio solo il nome, cambia tutto. Comunque lodevole l’impegno della manifestazione a supporto della giovane arte, 23 artisti provenienti da nove nazioni saranno presenti in mostra e sarà inoltre assegnato un premio speciale l’Audi Art Award for the best young artist.