I nostri lettori sapranno benissimo quanto certe parole siano un vero e proprio tabù per il mondo dell’arte, un sacrilegio o una sorta di bestemmia che non dovrebbe mai essere proferita. Ornamento ad esempio sembra uno di quei termini da evitare tassativamente se si vuole affrontare una corretta esegesi di una data opera.
Eppure l’ornamento è una caratteristica ancestrale all’interno della quale si è sviluppato il senso dell’astratto. Nulla di grave quindi se all’interno di un dipinto o di qualsiasi altra manifestazione creativa, un artista scelga di innestare alcuni motivi ornamentali. D’altronde non vedo come altro si potrebbero definire i segni dell’opera vincitrice del Turner Prize 2009, creata dall’acclamato artista Richard Wright.