Arte attraverso lo spioncino

di Redazione 1

Giovedì 26 Novembre Peep-Hole inaugura con Thanksgiving il project space in Via Panfilo Castaldi 33 a Milano.

Peep-Hole (spioncino), invita ad uno sguardo più attento verso le pratiche artistiche contemporanee attraverso un programma di mostre, pubblicazioni, lectures e conversazioni. L’attività espositiva è caratterizzata da progetti concepiti appositamente per lo spazio da artisti nazionali e internazionali. Peep-Hole opera come la project-room di un museo, ma senza museo.Peep-Hole nasce grazie al supporto fondamentale degli artisti che hanno donato le loro opere a sostegno dell’attività e della programmazione. Thanksgiving è il Benefit Show che presenta al pubblico queste donazioni. In mostra sono presenti oltre 30 artisti italiani delle ultime tre generazioni, con opere di diversa natura come disegni, sculture, fotografie e dipinti, alcune delle quali realizzate appositamente per l’occasione. Questo evento, che coincide anche con l’apertura ufficiale dello spazio, nasce con la finalità di raccogliere i fondi necessari per sostenerne l’attività, ma è anche un modo per ringraziare gli artisti e condividere con tutti la loro grande partecipazione e generosità.

Da qui il titolo Thanksgiving (Giorno del Ringraziamento), la festa che negli Stati Uniti si celebra il quarto giovedì di novembre (che quest’anno cade proprio giovedì 26) in segno di gratitudine per la fine della stagione del raccolto.

Gli artisti:
Mario Airò, Francesco Arena, Stefano Arienti, Riccardo Beretta, Simone Berti, Rossana Buremi, Gianni Caravaggio, Valerio Carrubba, Roberto Cuoghi, Patrizio Di Massimo, Lucie Fontaine, Luca Francesconi, Christian Frosi, Anna Galtarossa, Francesco Gennari, Giovanni Kronenberg, Jacopo Miliani, Liliana Moro, Adrian Paci, Diego Perrone, Cesare Pietroiusti, Luigi Presicce, Riccardo Previdi, Moira Ricci, Pietro Roccasalva, Lorenzo Scotto di Luzio, Luca Trevisani, Patrick Tuttofuoco, Ian Tweedy, Vedovamazzei, Luca Vitone.

In occasione di Thanksgiving verrà presentato Peep-Hole Sheet #03, con un testo di Dora García. Peep-Hole Sheet (il foglio di Peep-Hole) è un trimestrale di scritti d’artista dedicato ogni volta ad un singolo artista, con un testo inedito i cui contenuti e il cui formato sono completamente liberi. La pubblicazione, che ha anticipato di circa sei mesi l’apertura dello spazio, correrà indipendente e parallela all’attività espositiva.

Il programma del project space inizia a Dicembre con un progetto site specific che vede protagonista l’artista turco Ahmet Ögüt. La mostra, che inaugura giovedì 17 Dicembre 2009, è la prima personale in Italia dell’artista che ha rappresentato la Turchia nell’ultima Biennale di Venezia.

Commenti (1)

  1. Lettera aperta
    Sono a far sapere che dal 2006 circa, Stefano Arienti, non trova di meglio che rifare il mio personalissimo gesto di attorcigliare la carta, gesto che dal 1985 caratterizza la mia ricerca: i miei “Orizzonti”, le mie successive opere oggettuali ed installative degli anni ’90 e quelle di questo ultimo decennio.
    Un esempio vistoso di questo vero e proprio indegno saccheggio è nella produzione che egli è andato ad esibire a New York alla Lehmann Maupin Gallery, poi in Italia in varie sedi espositive ed ora nell’opera presentata di recente al MAXXI di Roma, che ricalca in tutto le mie “Liane” in carta di giornale ritorta, eseguite nel 2003 e pubblicate sia nel catalogo della mia personale al “Museo Guttuso” a Bagheria, sia nel mio sito.
    Qualsiasi altro artista, nel copiare, avrebbe almeno tentato di aggiungere qualcosa di proprio, Arienti no! Non è stato capace neanche di questo minimo sforzo e ciò la dice lunga sulla sua tanto apprezzata “capacità – come dicono – di reinventare un materiale”.
    In seguito a questa mia pubblica denuncia, il nostro ha saputo soltanto premurarsi a far cambiare nella scheda del MAXXI che accompagna quell’opera la data di realizzazione ampliandola a dismisura (1986 -2004, neanche si fosse trattato per lui di affrescare la Cappella Siistina). Farà lo stesso con l’opera che si accinge a presentare nella mostra La scultura italiana del XXI secolo che si terrà ad ottobre a Milano, opera già pubblicata in Exibart?
    Per sua sfortuna sono i suoi stessi cataloghi a smentire tutto, a mettere in risalto la sua malafede.
    Vogliamo continuare a promuovere surrogati?
    Non ci lamentiamo però delle mercanzie contraffate dei cinesi perchè almeno quelle non sono costose.

    Giovanni Leto

    24 luglio 2010 alle 11:32

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