X Initiative chiude con una “mostra fai da te”

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 Dopo un serrato anno di attività l’X Initiative, spazio artistico no profit situato nel quartiere di Chelsea a New York ha definitivamente cessato di esistere. Prima della sua scomparsa però (esattamente mercoledì scorso) il centro ha deciso di chiudere col botto ed ha organizzato una mostra dagli intenti decisamente luciferini. L’evento dal titolo Bring Your Own Art (porta la tua arte) ha concesso a chiunque l’opportunità di sfruttare le pareti dello spazio per esporre la propria arte, senza limiti e senza selezione in una vera e propria maratona durata 24 ore.

Le regole? Poche e semplici: Chi arriva prima meglio alloggia e allo scadere delle 24 ore tutti i lavori non rimossi vengono semplicemente cestinati. Ovviamente ci si aspettava una folla oceanica ma alla fine solo due piani dei tre totali sono stati riempiti. Sebbene l’iniziativa potrebbe sembrare un valido gesto per il sostegno degli artisti emergenti va detto che eventi di questo tipo non creano reali opportunità, Bring Your Own Art si è infatti risolta in una ressa di pittori della domenica che hanno attaccato di tutto sulle pareti dello spazio senza un minimo filtro estetico. Inoltre non si è registrata la presenza di molti addetti ai lavori, la mostra si è quindi risolta in una specie di circolo culturale dove gli artisti si sono scambiati pareri e complimenti fra loro ma nulla in più di tutto ciò. Alla fine della maratona il suolo era pieno di biglietti da visita e curriculum che ovviamente nessuno leggerà, su di un biglietto da visita in particolare era possibile leggere oltre al nome dell’artista le seguenti competenze “Esperto di vini, musicista, poeta e artista”.

Ci è capitato di vedere alcuni eventi simili anche in Italia e dobbiamo dire che purtroppo la totale anarchia della proposta artistica è il più grande difetto di questo genere di manifestazioni poiché molto spesso assieme a cose interessanti si accostano proposte decisamente oscene. Secondo il vostro parere quindi è giusto organizzare eventi totalmente aperti a chiunque o la selezione da parte di esperti del settore è comunque un punto fondamentale?

Photo Copyright: Marilynn K. Yee/The New York Times

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