A Londra l’arte viaggia in metropolitana

di Redazione Commenta

 La metropolitana è sempre stata un crocevia di razze, culture e popoli oltre che un luogo fondamentale per lo sviluppo di alcune culture artistiche prima fra tutte la graffiti art o la street art in genere. Non c’è da stupirsi quindi che il Regno Unito abbia compreso e quindi deciso di incentivare l’importanza dell’arte all’interno delle stazioni della metropolitana. Da questa profonda comprensione è nato il progetto Art on the Underground, con l’intento di esporre il meglio dell’arte contemporanea all’interno di alcune stazioni della metropolitana di Londra.

In questi giorni il compito di portare l’arte nel metrò è toccato all’artista Dryden Goodwin che ha creato 60 disegni, qualcuno direbbe molto convenzionali, raffiguranti alcuni impiegati dello staff del London Trasport. Eppure nella loro schiettezza le opere di Goodwin nascondono una potenza dai toni quieti, l’artista riproduce volti di una Londra vecchio stile, più vicina alle città rappresentate da Frank Auerbach negli anni ’60 che alle metropoli contemporanee. Le facce di Goodwin, nella loro semplicità ed immediatezza, catturano un aspetto misterioso e melanconico della vita nella capitale. Il progetto Art on the Underground è riuscito inoltre in una grande impresa, installare un’opera permanente in una stazione della metropolitana, un fatto che non si verificava dal 1980. L’opera Full Circle di Knut Henrik Henriksen, appositamente creata per il progetto, è stata infatti installata lo scorso anno nella stazione della metropolitana di King’s Cross St. Pancras. Insomma anche il Regno Unito ha compreso quanto il grande bacino d’utenza che le metropolitane registrano ogni giorno possa essere sensibilizzato ed educato all’arte, ciò a vantaggio della diffusione e della promozione dell’arte contemporanea in diverse aree cittadine ed a beneficio delle differenti culture e ceti sociali.

Berlino e New York da tempo utilizzano le loro underground stations per eventi artistici e culturali. In Italia ciò è stato fatto poco e male, ci chiediamo quando questa grande opportunità sarà vagliata dalle nostre amministrazioni cittadine. Ovviamente prima bisognerebbe migliorare la qualità del servizio di trasporto pubblico.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>