C’è del marcio nella Grande Mela: dopo la lista nera ora è la volta del Guggenheim

di Redazione Commenta

Vi ricorderete sicuramente i nostri due articoli sulla lista nera dell’arte. Bene oggi vi parleremo di un altro fatto decisamente misterioso. Fin dal suo ingresso nel consiglio della Solomon R. Guggenheim Foundation esattamente tre anni fa, Janna Bullock (imprenditrice immobiliare russa) non ha certo disdegnato il circuito patinato dell’arte. Tra fiere, biennali ed altre manifestazioni tra Venezia e Miami la bionda d’assalto ha recitato bene la sua parte di presenzialista indiscussa, stringendo rapporti d’amicizia con artisti e collezionisti, sino ad andare in motocicletta da San Pietroburgo a Mosca insieme agli attori Dennis Hopper e Jeremy Irons e l’ex direttore del Guggenheim Thomas Krens.

Insomma la carriera di Janna Bullock nel campo dell’arte sembrava tutta rose e fiori. Due settimane fa però la donna ha inaspettatamente lasciato la direzione del museo, il suo legale ha dichiarato che la defezione sarebbe stata causata da una questione spigolosa che riguarda il marito Mr. Kuznetsov, un tempo direttore delle finanze in Russia ed ex allenatore di judo di Vladimir Putin.  La questione che è sorta appunto nell’ex Unione Sovietica ha trascinato al suo interno anche Janna Bullock che ora  “deve difendersi da una campagna mediatica maliziosa, vendicativa e diffamatoria” ha aggiunto Robert Wolf il legale della donna.  L’abbandono della Bullock è un ulteriore capitolo nella sua già movimentata vita, la donna è infatti arrivata negli States da San Pietroburgo ed ha iniziato la sua carriera come baby sitter a Brooklyn, successivamente ha aperto un’agenzia immobiliare a New York che ha raggiunto il valore di 2 miliardi di dollari. La fortuna della coppia di miliardari è però cambiata nel 2008 quando Kuznetsov ha rassegnato le dimissioni dall’incarico pubblico proprio per colpa di alcune investigazioni sulla compagnia immobiliare della moglie ed ora i ruoli sembrano essersi invertiti.

Il Guggenheim è stato uno di primi musei americani a coltivare rapporti con la Russia e questo anche grazie a Janna Bullock che nel 2005 ha organizzato una campagna di fundraising per organizzare la mostra Russia!. Ora gli agganci sovietici sembrano un poco vacillare. Vi terremo informati sulla situazione.

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