“Jan Fabre tratta male gli animali” e Firenze blocca la sua performance

di Redazione 2

 Jan Fabre lo conosciamo tutti come tutti noi apprezziamo le sue creazioni in bilico tra teatralità, arte e pensiero metafisico. Alzi la mano chi non è rimasto affascinato dalle sue installazioni ed i suoi ambienti presenti alla scorsa Biennale di Venezia. In questi giorni Fabre è in Italia e più precisamente a Firenze per l’inaugurazione del festival Fabbrica Europa per le arti contemporanee ospitato dalla Stazione Leopolda. All’interno della manifestazione l’artista presenterà (il prossimo 12 e 13 maggio)  Another Sleepy Dusty Delta Day, attesissima performance dove tra l’altro figureranno alcuni canarini chiusi in gabbia.

Fin qui tutto bene direte voi, il fatto è che gli animalisti assieme al consiglio comunale hanno creato un putiferio, accusando Fabre di maltrattare e non portare il dovuto rispetto nei confronti degli animali.  Ovviamente le istituzioni non si riferiscono ai simpatici uccellini in gabbia ma ad un comportamento reiterato e (a detta loro)  sconveniente nei confronti degli animali in genere. Recentemente a Palermo, Fabre aveva portato in mostra dei cani impagliati e questo rappresenterebbe un’aggravante che ha fatto andare su tutte le furie gli animalisti. Nel comunicato della mozione comunale contro l’artista è infatti possibile leggere le seguenti parole  “La condotta dell’artista Jan Fabre nei confronti del regno animale risulta non conforme al patrimonio culturale e alla sensibilità della città di Firenze“. La mozione fa inoltre riferimento all’articolo 13 della Dichiarazione universale dei diritti dell’Animale dove si dichiara che qualsiasi animale deceduto deve essere trattato con rispetto.

Tale mozione è stata presentata dal Pdl (Giovanni Galli) e firmata anche dall’opposizione. Lunedì prossimo sarà votata ed in seguito verrà chiesta la chiusura della performance con i relativi due spettacoli in programma. Noi non ci pronunciamo sull’intera vicenda ma ci chiediamo cosa succederebbe se Damien Hirst portasse a Firenze una delle sue dissezioni di animali in formalina.

Commenti (2)

  1. non capisco la vostra posizione. Credete che questo tipo sia un artista?
    O anche voi siete del parere che non tutto è arte. Se fossero stati finti sarebbe stato un’ altra cosa. Questa sottospecie di artista non fa arte ma violenza verso gli ANIMALI e verso chi li AMA. Credo che, sopratutto a Firenze, culla della cultura e dell’arte e città che promuove la vita e la difende sempre non si può permettere di ospitare le sue “opere” Quando un fotografo mostra una morte non è che va in giro ad uccidere animali. Dice di procurarsele non so in che modo. Comunque se le procuri resta il fatto che ledono sia la dignità degli animali che la mia, per esempio, che ho 7 gatti e mi toccherebbe il cuore.

    1. Carissimo lettore,
      ovviamente noi siamo dalla parte degli animali ma lasciamo che le istituizioni facciano tutti gli accertamenti del caso
      poi si potrà discutere in merito alla faccenda.

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