Iggy Pop non va in pensione a Firenze

L’iguana non è andato in pensione, anzie è vivo e vegeto: cronostoria internet del concerto gratuito di Iggy Pop in piazza della Signoria a Firenze dove il nostro ha letteralmente mandato in visibilio il pubblico grazie alla sua proverbiale energia…

Firenze si perde l’EX3 per scommettere sulle ossa della Gioconda

Sulla Monna Lisa o Gioconda che dir si voglia sono state scritte innumerevoli storie e leggende. Sembrerebbe infatti che il capolavoro del povero maestro Leonardo da Vinci sia un perenne specchietto per le allodole per tutti i ricercatori del mistero, tutti quelli che vorrebbero trovare l’isola popolata da Elvis, James Dean,Marilyn Monroe e così via. Ecco quindi che terminata la parabola Codice da Vinci, architettata da Dan Brown, bisognava inventare qualcosa di nuovo per riaccendere l’attenzione.

A Firenze, si sa, sono dei veri e propri geni nel creare miti oscuri ed a trascurare la cultura tangibile. EX3, un centro per l’arte contemporanea aperto tre anni fa con 16 mostre all’attivo ed una programmazione di tutto rispetto ha chiuso da poco i battenti per mancanza di fondi. Parte di quei fondi dove saranno andati a finire?

Fabbrica Europa 2012 a Firenze

Fabbrica Europa 2012 presenta quest’anno un programma vario e articolato, ricchissimo di prime nazionali e creazioni originali – tra cui lo spettacolo di apertura OEDIPUS / BÊT NOIR di Wim Vandekeybus (Teatro della Pergola, 3 maggio, h 21.15) – che dal suo centro catalizzatore storico, la Stazione Leopolda, si dirama nella città di Firenze con eventi in altri spazi e con azioni performative che interesseranno piazze, strade, scorci rinascimentali e snodi urbani. L’obiettivo è quello di dar vita a una vera e propria mappa del contemporaneo tesa ad allargare l’azione culturale e a coinvolgere oltre al già numeroso pubblico del festival anche i cittadini solitamente distanti dai linguaggi artistici. (v. CALENDARIO)

Alla Stazione Leopolda – insieme a eventi di danza e musica nazionali e internazionali – trova spazio, per tutta la durata del festival, POST ELETTRONICA, un progetto speciale curato da Valentina Gensini e Letizia Renzini che indaga i territori indefiniti ma sempre più floridi della sperimentazione “post-elettronica”, in un tributo a John Cage che intende rilevarne l’eredità contemporanea: artisti che provengono da diverse parti del mondo e che hanno in comune un uso drammaturgico e gestuale delle nuove tecnologie.

Anche il David di Michelangelo a rischio crollo

Dopo i crolli di Pompei, un altro inestimabile bene facente parte del vasto patrimonio culturale italiano potrebbe essere esposto ad un serio pericolo. Stiamo parlando nientemeno che del David di Michelangelo, scultura che attira ogni anno centinaia di migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo e che attualmente è conservata all’interno della Galleria dell’Accademia di Firenze. La notizia, apparsa in sordina sui quotidiani nazionali, arriva dritta dritta dal Telegraph di Londra ma è in questi ultimi giorni rimbalzata in ogni parte del globo.

Partiamo quindi dal principio di questa spaventevole vicenda. Le autorità fiorentine hanno in questi giorni approvato un progetto ferroviario che dovrebbe partire durante la prossima estate. Il progetto prevede lo sviluppo della linea dell’Alta Velocità ed ovviamente si darà inizio a numerosi scavi per realizzare alcuni tunnel che consentiranno in seguito un fluire ancor più rapido dei TAV. Inutile aggiungere che per quanto riguarda le linee regionali e metropolitane le ferrovie offrono un servizio assai criticabile. Comunque sia, questi scavi costeranno circa 1.6 miliardi di euro ma a questa cifra potrebbe aggiungersene un’altra ben più alta.

A Firenze un test aperto a tutti per indagare sulla Sindrome di Stendhal

Il soffitto della Cappella Sistina ad opera di Michelangelo è uno dei più grandi capolavori dell’umanità. Voi, ammirandone la maestosità, avete mai avvertito un capogiro o magari un senso di debolezza alle gambe? Ebbene se avete provato uno di questi sintomi allora forse siete stati colpiti dalla famigerata Sindrome di Stendhal. Il nome della sindrome si deve appunto al celebre scrittore francese che fu personalmente colpito dal fenomeno durante il suo Grand Tour del 1817.

Stendhal ne diede una prima descrizione: “Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti ed i sentimenti appassionati. Uscendo da Santa Croce (Firenze n.d.r.), ebbi un battito del cuore, la vita per me si era inaridita, camminavo temendo di cadere”. Ebbene pur se questa famigerata sindrome è stata sperimentata da un paziente d’eccezione, molti scienziati vorrebbero saperne di più e magari avere modo di assistere in diretta agli effetti di questa particolare sindrome.  Tale curiosità potrebbe essere presto soddisfatta poiché un gruppo di ricercatori ha deciso di compiere alcuni studi sui visitatori di Palazzo Medici Riccardi.

“Jan Fabre tratta male gli animali” e Firenze blocca la sua performance

 Jan Fabre lo conosciamo tutti come tutti noi apprezziamo le sue creazioni in bilico tra teatralità, arte e pensiero metafisico. Alzi la mano chi non è rimasto affascinato dalle sue installazioni ed i suoi ambienti presenti alla scorsa Biennale di Venezia. In questi giorni Fabre è in Italia e più precisamente a Firenze per l’inaugurazione del festival Fabbrica Europa per le arti contemporanee ospitato dalla Stazione Leopolda. All’interno della manifestazione l’artista presenterà (il prossimo 12 e 13 maggio)  Another Sleepy Dusty Delta Day, attesissima performance dove tra l’altro figureranno alcuni canarini chiusi in gabbia.

Fin qui tutto bene direte voi, il fatto è che gli animalisti assieme al consiglio comunale hanno creato un putiferio, accusando Fabre di maltrattare e non portare il dovuto rispetto nei confronti degli animali.  Ovviamente le istituzioni non si riferiscono ai simpatici uccellini in gabbia ma ad un comportamento reiterato e (a detta loro)  sconveniente nei confronti degli animali in genere. Recentemente a Palermo, Fabre aveva portato in mostra dei cani impagliati e questo rappresenterebbe un’aggravante che ha fatto andare su tutte le furie gli animalisti.