Art Forum Berlin chiude i battenti

Si parla spesso di ripresa economica di tutto il sistema dell’arte contemporanea e puntualmente, alla fine di ogni manifestazione di mercato, si sciorinano gli ottimi risultati ottenuti cercando di convincere investitori, addetti del settore e collezionisti del sempre più positivo andamento degli affari. Alcune volte però accadono eventi poco rassicuranti che sembrano rovinare la festa al positivismo imperante.

La maggior parte degli eventi negativi ricadono sulle fiere del contemporaneo, questo poiché negli ultimi tempi queste manifestazioni spuntano come funghi, avvicendandosi ed accavallandosi l’una sull’altra. Proprio la scorsa settimana i vertici della prestigiosa fiera Art Forum Berlin avevano annunciato di voler unificare la manifestazione alla consorella Art Berlin Contemporary.

Fuksas e Gehry, due “nuvole” cariche di pioggia

La nuvola di Frank Gehry

Le nuvole sembrano esser divenute il pallino delle archistar internazionali. Certo è che guardando il cielo ognuno di noi può meravigliarsi in qualsiasi momento ma è pur vero che molte volte avere la testa fra le nuvole non è . Ne sa qualcosa Massimiliano Fuksas, visto che l’edificazione del suo Centro Congressi Italia (ribattezzato Nuvola) nel quartiere EUR di Roma si è tramutata in una vera e propria fabbrica di San Pietro, inaugurata l’11 dicembre del 2007 ed ancora ferma al più classico dei pali. Si è detto che la Nuvola verrà completata nel 2013 ed il suo costo complessivo sarà di oltre 270 milioni di euro, non male per una gigantesca teca in acciaio e vetro.

In questi ultimi giorni una nuova “nuvola” è balzata agli onori della cronaca. Si tratta di una nuova struttura parigina sviluppata dall’archistar Frank Gehry e fortemente voluta da Bernard Arnaud il proprietario dei fashion brands Louis Vuitton, Christian Dior e Givenchy. La Nuvola di Gehry (il cui vero nome è Louis Vuitton Foundation for Creation) è stata pensata per contenere un centro culturale che ospiterà mostre temporanee di artisti universalmente riconosciuti come Jean-Michel Basquiat, Francis Bacon e Damien Hirst.

Un libro sui 30 anni di Dan Witz mentre il popolo di internet cancella un’asta

Da qualche tempo è uscito nelle librerie statunitensi In Plain View, monografia che commemora i 30 anni di carriera di uno dei più oltraggiosi e coraggiosi pionieri della street art newyorchese. Parliamo di Dan Witz, artista che ha affascinato e divertito schiere di appassionati d’arte e di semplici passanti con le sue urban actions surreali e del tutto irriverenti. In Plain View copre l’intero arco della carriera dello street artist, negli ultimi tempi artefice di incredibili dipinti mixed media di stampo iperrealista ma comunque segnati da una vena surreale. Il libro edito da Gingko press (reperibile anche su Amazon)  consta di 220 pagine con bellissime fotografie a colori, una pubblicazione imperdibile per tutti gli amanti della street art.

Parliamo ora di aste. Una rarissima maschera d’avorio dell’Africa occidentale, confiscata dagli inglesi durante l’invasione del Benin nel 19esimo secolo secolo del Benin (attualmente Nigeria), è stata ritirata da una vendita all’asta organizzata da Sotheby’s dopo le  proteste online di numerosi utenti della rete.

Marina Abramovic Top Model per Elle – La Grecia cancella una fiera – Il MET ritrova un Velázquez


Cominciamo il nostro articolo dalla Serbia. il celebre fashion magazine Elle, edizione serba, ha scelto una modella d’eccezione per la sua copertina patinatissima. Si tratta di una Marina Abramovic più in forma che mai, avvolta da un abito rosso fiammante e con il crine adornato da un vistoso copricapo. Lo scatto che comparirà sul numero di Gennaio 2011 è stato eseguito da Dusan Reljin. E meno male che la Abramovic stessa si definiva la “nonna della Performance Art“, a noi sembra ancora estremamente affascinante.

Facciamo ora un rapido passaggio in Grecia. Sono in molti ad applaudire i sentori di una lenta ripresa economica ed altrettanti iniziano a sognare una grande riscossa anche per il mondo dell’arte contemporanea. Sfortunatamente questi dorati sogni sembrano ancora lungi dall’avverarsi. A riportarci con i piedi per terra è la notizia della cancellazione dell’Athens World Fine Art Fair, manifestazione fieristica che doveva aprirsi nei prossimi mesi allo Zappeion Palace di Atene.

Anche gli inglesi parlano di Noi…

In questi ultimi giorni, alcuni quotidiani inglesi hanno pubblicato una  notizia proveniente dal mondo dell’arte italiana, ovviamente la cosa era già nota in Italia ed anche il protagonista della vicenda è abbastanza conosciuto dalle nostre parti. Comunque sia il fatto di vedere pubblicata all’estero una notizia del genere piuttosto che la recensione di una mostra ben riuscita, dovrebbe farci un poco riflettere sullo stato delle cose della nostra arte.  Vi rendiamo partecipi di quanto si è detto senza ulteriori commenti.

L’artista Giuseppe Veneziano ha ultimamente scatenato un vespaio di polemiche a causa di alcune sue opere esposte alla  mostra personale Zeitgeist al Palazzo Panichi di Pietrasanta (dal 17 luglio al 22 agosto).  Pietra dello scandalo è il dipinto intitolato Madonna Del Terzo Reich una raffigurazione alquanto bizzarra che vede Hitler al posto del bambino Gesù in braccio alla Vergine Maria. L’opera è affiancata da altre 33 creazioni suddivise in sezioni tematiche che corrispondono ai vari stadi della ricerca dell’artista.

“Jan Fabre tratta male gli animali” e Firenze blocca la sua performance

 Jan Fabre lo conosciamo tutti come tutti noi apprezziamo le sue creazioni in bilico tra teatralità, arte e pensiero metafisico. Alzi la mano chi non è rimasto affascinato dalle sue installazioni ed i suoi ambienti presenti alla scorsa Biennale di Venezia. In questi giorni Fabre è in Italia e più precisamente a Firenze per l’inaugurazione del festival Fabbrica Europa per le arti contemporanee ospitato dalla Stazione Leopolda. All’interno della manifestazione l’artista presenterà (il prossimo 12 e 13 maggio)  Another Sleepy Dusty Delta Day, attesissima performance dove tra l’altro figureranno alcuni canarini chiusi in gabbia.

Fin qui tutto bene direte voi, il fatto è che gli animalisti assieme al consiglio comunale hanno creato un putiferio, accusando Fabre di maltrattare e non portare il dovuto rispetto nei confronti degli animali.  Ovviamente le istituzioni non si riferiscono ai simpatici uccellini in gabbia ma ad un comportamento reiterato e (a detta loro)  sconveniente nei confronti degli animali in genere. Recentemente a Palermo, Fabre aveva portato in mostra dei cani impagliati e questo rappresenterebbe un’aggravante che ha fatto andare su tutte le furie gli animalisti.