Si parla spesso di ripresa economica di tutto il sistema dell’arte contemporanea e puntualmente, alla fine di ogni manifestazione di mercato, si sciorinano gli ottimi risultati ottenuti cercando di convincere investitori, addetti del settore e collezionisti del sempre più positivo andamento degli affari. Alcune volte però accadono eventi poco rassicuranti che sembrano rovinare la festa al positivismo imperante.
La maggior parte degli eventi negativi ricadono sulle fiere del contemporaneo, questo poiché negli ultimi tempi queste manifestazioni spuntano come funghi, avvicendandosi ed accavallandosi l’una sull’altra. Proprio la scorsa settimana i vertici della prestigiosa fiera Art Forum Berlin avevano annunciato di voler unificare la manifestazione alla consorella Art Berlin Contemporary. Nei giorni scorsi però è arrivata l’inversione di rotta ed Art Forum, che doveva aprirsi il prossimo 30 settembre, non verrà più organizzata. I vertici della fiera hanno contattato le gallerie per rimborsare le quote di partecipazione già versate. Art Forum Berlin è stata fondata nel 1996 da un gruppo di dealers come risposta alla vasta offerta di arte moderna di Art Cologne. La fiera non è mai riuscita ad affascinare le gallerie che contano a causa di un modello fin troppo tradizionale che ha ben poco da spartire con l’estrema vitalità ed iridescenza dell’arte contemporanea tedesca.
Ben diverse le sorti della “cugina” Art Berlin Contemporary, nata nel 2008 ma sin da subito appuntamento imperdibile per gallerie di alto lignaggio. Certo le avvisaglie del tracollo di Art Forum erano da tempo nell’aria: nel 2009 infatti la fiera fu supportata dalla presenza di 130 gallerie scese a sole 94 nell’edizione 2010. Va detto inoltre che con le sue date di apertura (dal 30 settembre al 2 ottobre) Art Forum sarebbe stata sin troppo vicina alla corazzata Frieze, l’acclamata fiera londinese che quest’anno sarà aperta dal 13 al 16 ottobre 2011. Una partita persa in partenza insomma. Forse due fiere d’arte contemporanea nella stessa città rappresentano un buon modo per distogliere l’attenzione di collezionismo e pubblico, meglio un evento ma di grande caratura, verrebbe da dire, ed ora Berlino ha imparato la lezione.
Flip 24 Marzo 2017 il 23:58
Hey Michael, I think my view is close to yours. However I would add that it wol8;n&#u217dt be surprising that if for very small versions of their computer there aren’t some small quantum effects. Whether these persist and have any effect for a thousand qubit machine: well color me a skeptic.