Questo mese a New York

di Redazione Commenta

La pioggia di questa strana estate non fa che accentuare la voglia di sole, e come si sa il sole richiama alla mente il tempo delle vacanze. Quindi se siete già in vacanza e se in questi giorni vi trovate negli States, allora cercate di non perdervi queste interessanti mostre che vi proponiamo nel presente articolo.
Il curatore e blogger Olympia Lambert ha aperto le danze di un ambizioso progetto realizzato in collaborazione con il Paterson Arts Council del New Jersey. Si tratta della mostra Escape From New York, evento che riunisce 45 giovani artisti della scena newyorchese ed è aperto al pubblico dal 15 maggio al prossimo 19 giugno 2010.

All’interno dell’agguerrito manipolo figurano anche alcuni protagonisti della Whitney Biennial edizione 2010 come Bruce High Quality Foundation e Kate Gilmore ma la selezione presenta anche artisti emergenti e relativamente sconosciuti che riescono a sorprendere anche i più navigati presenzialismi dell’arte. L’evento si tiene al Fabricolor sulla VanHouten Street di San Paterson nel New Jersey ovviamente.

Ryan McNamara non è un ballerino professionista ma ha deciso che prenderà lezioni di danza per tutta l’estate. Eccheccefrega direte voi, il fatto è che l’ardito artista parteciperà alle lezioni proprio davanti al P.S.1 Contemporary Art Center di New York e la strana performance andrà avanti per tutta l’estate (è cominciata il 23 maggio). La performance-installazione si intitola Make Ryan a Dancer (trasforma Ryan in un ballerino) e McNamara prenderà lezioni da ballerini professionisti, celebri danzatori ed illustri sconosciuti. Alla fine della mostra, in ottobre, McNamara metterà in scena una grande performance conclusiva dove farà vedere al pubblico tutto quello che ha imparato. Insomma se siete da quelle parti potete sempre assistere ad una di queste buffe lezioni di ballo.

La Derek Eller Gallery presenta invece dal 21 maggio al 26 giugno la prima mostra personale di Liz Magic Laser che ha rimesso in scena l’opera teatrale di Bertolt Brecht Un uomo è un uomo. Si tratta di un’installazione con proiezioni e live performances di 9 attori. Cosa strana è che nel video gli attori recitano l’opera separatamente, davanti ai bancomat, come se fossero delle nicchie. Insomma l’intero progetto è da non perdere.

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