CLUELESS. Inconcludenze quotidiane

di Redazione Commenta

La vita di tutti i giorni è una sfida perenne contro incertezze, indecisioni, piccole o grandi tensioni e il risultato spesso si risolve in quelle che possiamo definire “inconcludenze quotidiane”… Che fare, subire o ribellarsi? CLUELESS. Inconcludenze quotidiane è il titolo della mostra curata da Branka Bencic e Lorena Tadorni presso Manifattura Tabacchi a Torino (dal 23 giugno al 18 luglio 2010), che riunisce 13 artisti internazionali i cui lavori indagano le problematiche dell’esistenza individuale e collettiva sullo sfondo della vita quotidiana.

Nella definizione familiare, la parola clueless significa “non avere idea”. Riferito a una persona, questo termine indica un soggetto naïf, che si trova spesso in difficoltà a portare avanti situazioni e a prendere decisioni sostanziali. La mostra parte da queste suggestioni per raccontare piccoli atti di inconcludenza della vita quotidiana, partendo dalla prospettiva secondo cui il privato ha in qualche modo anche un aspetto politico e sociale.Ripetizioni, tentativi falliti, gesti banali non portati a compimento e incomprensioni linguistiche caratterizzano i lavori in mostra, rappresentando con ironia e senso dell’humour un universo quotidiano fatto di azioni apparentemente nonsense e insinuando il dubbio di un’assurdità della vita di tutti i giorni. Queste azioni, spesso inscritte in una discontinuità spaziale e temporale che stabilisce relazioni tra aspettative e risultati, danno vita a nuovi percorsi di fantasia e nuove possibilità di viaggiare attraverso un itinerario di realtà apparentemente ordinaria.

Le opere in mostra spaziano da video a fotografia a disegno. Ogni artista affronta la tematica in maniera diversa, ma con la comune necessità di affrontare piccoli o grandi temi dell’esistenza. Nascono immagini di nevrosi o di indecisioni di fronte a una scelta, fogli strappati dal quaderno e schizzati in fretta con il gesto veloce dell’urgenza o piccoli diari di appunti che sono spesso terapia allo stress di tutti i giorni. Le opere fungono dunque da specchio per lo spettatore che si ritrova a vivere situazioni che riconosce, a identificarsi nelle piccole e grandi nevrosi quotidiane che i 13 artisti mettono in scena con una non comune capacità di parlare direttamente alla gente e di annullare quel filtro che, troppo spesso, l’arte frappone tra l’artista e il suo pubblico.

ARTISTI IN MOSTRA: Felipe Aguila, Giulia Caira, Bettina Cohnen, Alen Floričić, Babette Mangolte, Rä di Martino, Vlatka Horvat, Marko Lulic, Cecilia Lundqvist, Ana Prvacki, ProvMyza, Marko Tadić, Magda Tóthová.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>