
E/STATIC di Torino presenta il 26 maggio la mostra di Luca Vitone dal titolo Una domenica a Wiepersdorf. Il 4 dicembre del 1996 Luca Vitone inaugurava nel Künstlerhaus Schloss di Wiepersdorf, in Brandeburgo, in quella che fu la dimora di Bettina Von Arnim Brentano, l’installazione “Ein Sonntag in Wiepersdorf… Ich möchte nichts machen, nur hören…[Una domenica a Wiepersdorf.. Non voglio far niente, soltanto ascoltare]”. Dichiarato omaggio alla scrittrice romantica, l’opera si reggeva su una base sonora, registrata dall’artista genovese proprio nei luoghi che circondano la residenza. Al centro dello spazio, quattro letti disposti a croce, con le teste che si toccavano fra loro, invitavano a una sorta di ascolto contemplativo, nello stesso tempo rilassato e attento, dei suoni diffusi da quattro altoparlanti posti negli angoli.
Quindici anni dopo, la stessa installazione viene riproposta – ma sarebbe forse meglio dire ri-creata – nello spazio di via Parma 31 a Torino, ritenuto ideale da Vitone, con gli stessi elementi di allora, mentre la parte audio è stata sottoposta a un accurato lavoro di pulizia e di riequilibrio dei vari suoni, riversati dalla cassetta analogica originaria in un file digitale. Il contesto è totalmente altro, inevitabilmente, perché questa volta tutto accade qui e ora, e si ascoltano quei suoni in un altro luogo, quindici anni dopo. Quindici anni che, incidentalmente, sono stati fondamentali per l’evoluzione artistica di Luca Vitone: allora, un giovane che stava emergendo, ma con le idee già molto chiare su quali dovevano essere i territori da esplorare, e dove rivolgere lo sguardo; oggi un autore ormai definitivamente affermatosi per la chiarezza del suo lessico e la consistenza degli obiettivi raggiunti.