Muybridge e Photoshop – La Cappella Sistina a rischio

di Redazione Commenta

Strano ma vero, più di 100 anni prima di Photoshop, Eadweard Muybridge era già a conoscenza di alcuni trucchi per manipolare le immagini fotografiche. In questi giorni la Tate Britain ospita 8 dall’8 settembre al 16 gennaio) una grande retrospettiva dedicata all’uomo che per primo ha affrontato il mezzo fotografico in termini artistici.

Raggiunto dai microfoni del Guardian, Ian Warrell co-curatore della mostra ha svelato alcuni giochi di prestigio di Muybridge: “Prima delle scoperte del grande maestro, I fotografi non usavano l’otturatore, toglievano la lente, contavano e la rimettevano a posto. Muybridge inventò inoltre lo zoopraxiscopio, una sorta di proiettore con cui manipolava le foto. Inoltre era sua abitudine tagliare ed incollare parti di differenti negativi e ricolorare le foto”.  Insomma Photoshop non ha inventato nulla di nuovo.

Intanto ci giungono notizie da Roma e più precisamente dal cuore della Cappella Sistina, le cui pareti custodiscono una serie di affreschi di alcuni dei più grandi artisti italiani come Michelangelo Buonarroti, Sandro Botticelli, Pietro Perugino, Pinturicchio, Domenico Ghirlandaio, Luca Signorelli e Piero di Cosimo. Ebbene,  l’affetto di migliaia di persone che ogni giorno osservano estasiate i meravigliosi affreschi potrebbe mettere a repentaglio l’incolumità degli stessi.

Il direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci ha infatti rilasciato una drammatica dichiarazione: “Il sudore ed il respiro di tutti coloro I quali visitano la Cappella Sistina ogni giorno, unito alla polvere ed all’umidità stanno mettendo in grave pericolo gli affreschi”. Secondo Paolucci I 15.000 – 20.000 turisti che ogni giorno ammirano gli affreschi hanno mandato in tilti il sistema di filtraggio dell’aria,ormai obsoleto, della Cappella Sistina. Ora bisogna correre ai ripari ma come confermato dallo stesso Paolucci:” troveremo I soldi per il nuovo sistema di filtraggio. Quando si parla della Cappella Sistina non si può badare alle spese. Inoltre la scienza e la tecnologia ci offrono soluzioni potenzialmente infinite”. Speriamo quindi che questa terribile minaccia venga scongiurata al più presto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>