La Ermanno Tedeschi Gallery apre la sua terza sede a Tel Aviv

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Una galleria italiana per dare voce agli artisti italiani e internazionali nel cuore di Tel Aviv. La Ermanno Tedeschi Gallery, inaugura con la mostra .WORLD, il 6 giugno prossimo, nella location più ambita della metropoli israeliana per eccellenza. Neve Tzedek, il quartiere tra storia e modernità, centro nevralgico della vita culturale d’Israele.

L’inaugurazione del nuovo spazio espositivo sarà l’occasione per mettere a confronto 14 artisti, provenienti da tutto il mondo, sui temi della globalizzazione, della mobilità, degli sconfinamenti territoriali, il superamento delle barriere materiali e immateriali delle persone, delle idee, delle informazioni. Un tema quanto mai attuale in un momento storico caratterizzato da grandi flussi migratori di persone e di idee che, aiutate dalla tecnologia e dall’informatizzazione, riescono nel loro quotidiano a contaminare luoghi da loro distantissimi.

.WORLD
, curata da Luca Beatrice, si propone come una collettiva all’interno della quale rintracciare, seppur nel loro stile, nella loro difformità, attraverso diverse nature espressive, il comun denominatore di internazionalità che, abbattendo i confini, permette ai linguaggi di contaminarsi preservando le rispettive specificità. Esporranno: Barbara Nahmad, Tobia Ravà, Valerio Berruti, Enrico T. De Paris, Daniele Galliano, Riccardo Gusmaroli, Sam Havadtoy, David Kassman, Minjung Kim, Sharon Pazner, Shay Frisch Peri, Alex Pinna, Robert Sagerman, Maurizio Savini. La galleria sarà diretta da Simona Di Nepi. Catalogo con contributi critici di Luca Beatrice e Arturo Schwarz.

Questa grande iniziativa non fa che confermare la filosofia delle tre gallerie già presenti in Italia (Torino, Milano e Roma), ossia quello di approfondire, grazie al linguaggio universale dell’arte, il dialogo tra Italia e Israele. Come spiega Ermanno Tedeschi – «C’è un legame profondo e una forte attenzione verso il lavoro degli artisti israeliani, spesso sconosciuto in Europa ma che ha delle valenze molto importanti sia nella qualità che nell’espressione. Lo stesso vorrò fare con gli artisti italiani in Israele proprio nella ricerca continua di un dialogo alla pari».

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