Le avventure del mitico “Franchino”

di Redazione Commenta

Ci risiamo, James Franco non riesce proprio a tenersi alla larga dal mondo dell’arte contemporanea. La poetica dell’attore-artista Hollywoodiano, come forse molti di voi ben sapranno, è incentrata appunto sui miti del cinema a stelle e strisce e sui vizi e le virtù dei divi che lo popolano.” E al popolo?”, direte voi.  Ebbene, al popolo non importa un bel fico secco.  Comunque sia il nostro Franco aveva pensato bene di partecipare alla scorsa Biennale di Venezia con una bella opera di video arte incentrata sul mito di James Dean. All’ultimo momento però l’artista ha cancellato ll’intero evento ma anche qui,  nessuno si è scomposto più di tanto.

Poi il nostro ha deciso di girare un documentario artistico incentrato sulla sua performance General Hospital, intitolato Francophrenia.  In seguito ha intervistato la sua amica Marina Abramovic sulle pagine di Playboy ed ha scelto di partecipare ad un film artistico sulla cultura homosex girato da Travis Mathews, sul film vige il riserbo più assoluto ma potete star tranquilli che nessuno starà troppo in pena senza ulteriori notizie. Oggi Franchino ha deciso di girare un bel video per pubblicizzare la nota marca di Jeans 7 For All Mankind. Nel making del video intitolato Hollywood Resurrection (ambientato in un cimitero) ammiriamo il nostro Franchino correre avanti e indietro con la sua cinepresa Super 8, nella speranza di venir acclamato come il regista super indie cool del momento.  Attualmente però il popolo di internet (e quello degli aficionados dell’arte contemporanea) ha letteralmente preso d’assalto il povero Franchino e sul suo blog d’arte compaiono commenti di ogni genere.

Nei dintorni di Los Angeles, al Perform Chinatown,  l’artista Rocka Knittel ha persino portato a termine una performance dal titolo James Franco / Free Beer / Spiral Jetty (IV), mirata a prendere per i fondelli l’uomo più wannabe artists del momento.  Che dire Franchino, ce la stai mettendo tutta ed anche il buon Jeffrey Deitch ti ha incoronato nuovo messia capace di “fondere l’arte contemporanea con lo spettacolo”. La tua arte però non affascina nessuno.

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